Nella 12^ giornata di serie A tornano le polemiche. In Lazio-Lecce Manganiello e Pairetto commettono una serie di errori, Maresca ottimo a TorinoQuest’anno il nostro campionato sembra diventato molto incerto sia in testa che in coda della classifica. Juventus e Inter a parte, anche se vincono con fatica, tutte le altre lottano con determinazione a cominciare dal sorprendente Cagliari che si ritrova in zona Champions, mentre Atalanta, Napoli e Roma non trovano il passo dello scorso anno. Quello che invece continua a preoccuparmi è il protocollo del VAR che addirittura stravolge e rende incomprensibile anche le norme scritte sulle pagine del “sacro” REGOLAMENTO del Giuoco del Calcio. SASSUOLO - BOLOGNA (3-1): Arbitro Piccinini di Forlì (Galetto - Caliari), IV° Fourneau, VAR: Rocchi, AVAR: Cecconi. Terza sconfitta consecutiva per il Bologna che non ritrova l’ottimo inizio di campionato neanche contro il Sassuolo. I neroverdi al Mapei Stadium di Reggio Emilia conquistano meritatamente 3 punti importanti. Capuano è il trascinatore dei sassuolesi, non solo per la doppietta realizzata, ma soprattutto per il gioco realizzato in ogni parte del campo. Piccinini dirige bene e tiene in pugno la gara, anche quando la contesa si innervosisce. Nulla da evidenziare. BRESCIA - TORINO (0-4): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Liberti - Valeriani), IV° Marini, VAR: Nasca, AVAR: Schenone. La prima di Fabio Grosso sulla panchina del Brescia non porta decisamente bene, i lombardi perdono al Rigamonti contro un Torino ben messo in campo. Le prime due reti granata sono realizzate da due calci di rigori, il primo al 15’: calcio di punizione dal limite dell’area bresciana battuta da Verdi, la sfera colpisce prima la barriera, poi ancora un altro difensore ed infine lo sfortunato Cistana che si ritrova sul braccio sinistro un pallone dopo una serie di rimpalli, l’ultimo addirittura da mezzo metro. Personalmente ho seri dubbi su questo fallo, ma visto ormai le regole assurde su questo punto Guida conferma e assegna il penalty confortato da Nasca al VAR. Belotti realizza. 26’: Belotti dentro l’area azzurra tira in porta, ma Mateju in tuffo devia con il braccio destro. Guida assegna il calcio d’angolo (la sua prospettiva non era delle migliori), Nasca invita il direttore di gara all’on field review ed effettivamente il fallo questa volta c’è. Rigore, ammonizione del difensore e Belotti realizza anche il secondo penalty. L’arbitro Guida ha diretto una gara non semplice ma tutto sommato se l’è cavata bene. INTER – HELLAS VERONA (2-1): Arbitro Valeri di Roma 2 (Bottegoni - Rocca), IV° Di Martino, VAR: Giacomelli, AVAR: Vivenzi. Dopo un quarto d’ora scaligero e vantaggio su rigore, diventano protagonisti assoluti della gara gli attaccanti nerazzurri e il portiere Silvestri. E’ stato un monologo Inter che recupera lo svantaggio e vince una gara che si era messa decisamente male. L’Hellas si porta in vantaggio grazie a un calcio di rigore al 18’: Zaccagni entra in area di rigore e viene affrontato dall’estremo difensore interista Handanovic che lo stende. Il contatto c’è tutto e Valeri non ha bisogno della tecnologia per decretare il penalty realizzato da Verre. Buona la direzione dell’arbitro di Roma 2. NAPOLI - GENOA (0-0): Arbitro Calvarese di Teramo (Del Giovane – Villa), IV° Abbattista, VAR: Chiffi, AVAR: Mondin. Il Napoli dopo la bufera societaria in settimana è sempre più smarrito, non ritrova il suo gioco migliore e non riesce ad andare oltre il pareggio contro un Genoa che si è difeso bene, grazie anche al suo portiere Radu. Due gli interventi strepitosi del rumeno a salvare la propria porta. In questa gara ho un solo dubbio, secondo me manca un calcio di rigore al Napoli. 57’: punizione dal limite dell’area genoana battuta da Mertens, Lerager in barriera alza il braccio sinistro e colpisce con il gomito il pallone. Arbitro e VAR?? Silenzio totale. Calvarese dirige come suo solito, con una serena autorevolezza. CAGLIARI - FIORENTINA (5-2): Arbitro La Penna di Roma 1 (Bresmes – Fiore), IV° Giua, VAR: Doveri, AVAR: Giallatini. 13’: Cagliari e Fiorentina si fermano per omaggiare il “loro” Davide Astori, scomparso il 4 marzo 2018 prematuramente mentre era in ritiro pre gara con i viola a Udine. Cagliari show alla Sardegna Arena, Fiorentina tramortita dai rossoblù di Maran. Una partita senza storia con Montella in forte odore di esonero, purtroppo dopo questo score di inizio campionato non lascia presagire niente di buono. Cagliari in zona Champions che fa sognare la Sardegna intera. La Penna della sezione di Roma 1 dirige con sicurezza. Nulla da evidenziare e nei pochi casi il VAR ha giudicato bene, tipo la prima rete cagliaritana: Rog è in posizione regolare sull’assist di Nainggolan.LAZIO - LECCE (4-2): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Longo - Manganelli), IV° Massimi, VAR: Pairetto, AVAR: Di Iorio. Il Piemonte non esce dall’Olimpico nel modo migliore e mi riferisco all’arbitro Manganiello di Pinerolo e a Pairetto al VAR della sezione di Nichelino. Forse occorre un buon ripasso della regola 14 per quanto riguarda il calcio di rigore e soprattutto capire il “protocollo” VAR che addirittura scavalca le regole del gioco. Con tutta sincerità credo che le regole sono scritte e catalogate e vanno rispettate a discapito di un VAR spesso insensato. Tutto nasce al 66’ dopo l’assegnazione di un inesistente fallo da rigore in area laziale. Mancosu nei pressi dell’area di porta, non fa altro che cercare il contatto di Milinkovic-Savic senza curarsi assolutamente del possesso palla. Contatto veniale che Manganiello trasforma in penalty, ma anche Pairetto non lo invita alla revisione dell’assurdo episodio. Babacar si fa respingere il tiro dagli undici metri dall’estremo difensore biancoceleste, il più lesto è Lapadula che mette in rete. Interviene il VAR che solo in silent check con il direttore di gara dopo qualche minuto fa annullare la segnatura e fa riprendere il gioco con un calcio di punizione indiretto per i laziali. Le immagini invece danno una visone ben chiara con l’entrata in area di 4 giocatori della Lazio e di un solo giocatore giallorosso, appunto Lapadula che viene addirittura ammonito. La regola 12 comma C riporta letteralmente: “se uno o più calciatori di ciascuna squadra infrangono entrando in area di rigore prima che il pallone venga calciato, il calcio di rigore dovrà essere ripetuto”. 77’: calcio di rigore per i padroni di casa. Il pallone sembra finire fuori dalla linea di fondo campo, Milinkovic-Savic con un tocco rapido tenta di rimettere al centro ma viene intercettato da Calderoni che per la dinamica della sua azione si ritrova con il braccio sinistro lontano dal tronco e il pallone termina sulla mano sinistra. Volontario o involontario? Interpretazione decisamente complicata? Per quanto vedo io il difensore sta cadendo e non può tagliarsi l’arto, ma Manganelli e Pairetto optano per il fallo. Rigore che viene realizzato dal capocannoniere del campionato Ciro Immobile. UDINESE - SPAL (0-0): Arbitro Massa di Imperia (Paganessi - Santoro), IV° Ayroldi, VAR: Abisso, AVAR: Passeri. Alla Dacia Arena di Udine si è assistito ad una gara equilibrata con tanta paura di non perdere e così è stato, anche al 4’ di recupero oltre il 90° quando la Spal con Petagna spreca l’occasione di portarsi a casa l’intera posta in palio. Grazie ad Abisso, oggi al VAR, Massa assegna un calcio di rigore agli emiliani per un incomprensibile fallo di mano da parte del centrocampista svedese Sema, mentre lo spallino Sala tenta di proteggere il pallone. Rigore nettissimo che Petagna si fa respingere da uno straordinario Musso. SAMPDORIA - ATALANTA (0-0): Arbitro Irrati di Pistoia (De Mao - Prenna), IV° Pezzuto, VAR: Di Paolo, AVAR: Tegoni. Atalanta più nera che azzurra dopo l’incontro pareggiato con la Sampdoria al Marassi di Genova e ha ragione a lamentarsi per la direzione di Irrati, ma non per quanto riguarda il gioco offerto in questa gara, piuttosto deludente. Veramente incomprensibile il perché l’arbitro di Pistoia al 71’ non abbia espulso Ferrari, ma solo ammonito, dopo aver trattenuto vistosamente e ripetutamente l’attaccante atalantino Barrow lanciato a rete. Errore madornale che Di Paolo al VAR doveva far rilevare al direttore di gara. Sarà invece la Dea a giocare con un uomo in meno dal 74’ per l’espulsione di Malinovsky per doppia ammonizione. PARMA - ROMA (2-0): Arbitro Fabbri di Ravenna (Tolfo – Di Vuolo), IV° Ghersini, VAR: Banti, AVAR: Alassio. Ducali più concreti battono la Roma reduce da 3 vittorie consecutive in campionato. Gara a tratti equilibrata, ma i parmensi riescono a finalizzare meglio le occasioni avute. Fabbri dirige con sicurezza una gara priva di episodi da analizzare. JUVENTUS - MILAN (1-0): Arbitro Maresca di Napoli (Preti - Carbone), IV° Mariani, VAR: Mazzoleni, AVAR: Ranghetti. Due sono gli episodi chiave di questa contesa: gli “attributi” di Sarri nel sostituire al 55’ il nr. 1 del mondo calcistico Ronaldo per Dybala, che ancora una volta risolve una gara della Juventus decisamente sotto tono. Molti i giocatori bianconeri apparsi stanchi e fuori forma, cominciando dallo stesso CR7 e continuando con Bernardeschi. Rossoneri che escono immeritatamente sconfitti dall’Allianz Stadium. Milan che a tratti è sembrato superiore alla Signora salvata, almeno in 3 occasioni, da uno splendido Szczesny. Una nota per il direttore di gara: Maresca, dopo questa gara, credo che sia meritatamente in procinto di essere nominato internazionale.
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