La zona Champions dista solo 4 punti dai rossoneri. Contro il Chievo domani è vietato fallire. Cutrone mette in difficoltà Gattuso nelle scelte dei titolariIl Milan aveva bisogno di una svolta e così è stato: al Mapei Stadium, nell’ultimo turno di campionato, infatti, i rossoneri hanno travolto il Sassuolo 4-1 giocando bene a calcio, soffrendo tutti insieme quando c’era da soffrire, creando tanto e soprattutto finalizzando tanto. La continuità di prestazione doveva arrivare quattro giorni dopo, quando il team di Gattuso avrebbe ospitato a San Siro i greci dell’Olympiakos. Detto-fatto: nonostante un primo tempo in chiaroscuro terminato in inferiorità di marcature - 0-1 -, i padroni di casa hanno letteralmente travolto gli ospiti nella ripresa ribaltando il match di Europa League ed andando a segno con Cutrone (doppietta) e Higuain. “Non c’è due senza tre” suggerirebbe, a tal punto, il veritiero proverbio  a mister Gattuso, consapevole di dover affrontare, nella giornata di domani, l’ultima della graduatoria della Serie A. Si tratta del Chievo di Lorenzo D’Anna, reduce da tre sconfitte consecutive in campionato e costretto a vivere uno dei periodi più difficili della storia del club. Se potesse scommettere sul trionfo dei suoi, tuttavia, sicuramente il tecnico del Milan preferirebbe toccare qualsiasi oggetto di ferro pur di non dare nulla per scontato contro dei rivali da rispettare e da battere sul campo, e non solo nelle previsioni dettate da statistiche e probabilità. Dall’altra parte, però, Gattuso sa bene che il suo Milan sta crescendo a vista d’occhio e a suon di gol (ben 7 nelle ultime due gare disputate). Quello che più desta attenzione, in casa Diavolo, è la convinzione nei propri mezzi che l’intera rosa sta acquisendo con il passare dei giorni e con le vittorie messe a referto. Il tutto grazie alla tranquillità tanto biasimata dall’allenatore rossonero, quanto finalmente raggiunta dalla rosa nell’ultima settimana di lavoro. A rendere più rarefatta l’aria dell’Inferno sono stati i recuperi - con rispettive marcature in Europa - di Patrick Cutrone e Gonzalo Higuain. L’arte dell’essere cecchino del Pipita di certo non la scopriamo ora: qualsiasi palla giocabile arrivi in area di rigore è un vero e proprio pericolo per gli avversari, quando l’argentino è in campo. Più difficile dare giudizi definitivi sull’attaccante comasco classe ’98, chiamato a confermare quest’anno quanto di buono fatto nella scorsa stagione. Anche in questo caso, nessuna smentita, anzi sono solo certezze quelle che il nazionale Under-21 offre al proprio allenatore ogni qual volta quest’ultimo lo chiami in causa. “Patrick mi piace per atteggiamento e senso di appartenenza che sta mostrando. Ha giocato con dei problemi alla caviglia, prende antinfiammatori, e per come si sta allenando è molto apprezzato dallo spogliatoio. Sono cose che fanno molto bene al gruppo” ha confessato Gattuso al termine della sfida con l’Olympiakos, parole che sanno quasi di un’investitura per il proprio numero 63. Assieme al cinismo dei due bomber, lo smalto ritrovato da Suso, la buona condizione fisica recuperata da Biglia, l’intelligenza tattica di Bonaventura in mezzo al campo, le ottime risposte di Romagnoli allo sciagurato errore di Empoli, “la forza della natura” di un Kessie indispensabile sia in fase di possesso che non e la voglia di stupire del rapidissimo Castillejo sono tutti sintomi della stessa febbre, quella dell’Inferno di un Diavolo pronto a confermare ancora una volta la propria ferocia contro il Chievo. Rintracciare a pieno il talvolta sfiduciato e irreperibile Calhanoglu e risuscitare quanto prima quel Bakayoko mai apprezzato dopo l’importante esperienza al Monaco andrebbe a costituire la legna giusta per alimentare la fiamma di questo Milan, per la prima volta dotato di una panchina importante e sempre pronta a fornire un valido apporto in caso di difficoltà. E allora testa al Chievo, contro cui per gli uomini di Gattuso domani è severamente vietato sbagliare. Perché in fin dei conti, nonostante le tante battute d’arresto iniziali, la zona Champions, per i rossoneri, dista solo 4 punti.
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