Il match di Milano andava interrotto, a Frosinone il Var va oltre il protocollo
Ancora una volta il Var è protagonista. Mazzoleni con poco coraggio: Inter-Napoli andava fermata per i cori razzisti, allo Stirpe superato il protocolloEra il lontano 26 dicembre 1971 l’ultima volta che il campionato italiano giocò per Santo Stefano, campionato della massima serie 1971-1972 e tanto per cambiare quello fu vinto dalla Signora con Anastasi, Capello, Boninsegna, Bettega, Causio, Haller e si impose per la 14^ volta.
Diciottesima giornata di andata, datata 26 dicembre 2018: anche questa è stata diretta dal VAR che ormai la fa da padrone anche quando non occorre.
Apro ancora una volta questa parentesi sul VAR e la chiudo definitivamente. Lo scrivente è decisamente contrario per come viene utilizzata la tecnologia. Il calcio è un gioco totalmente diverso da altri sport, vedi il basket, il tennis, il volley o il rugby dove le interruzioni sono continue. Il calcio è dinamicità continua e non si può rivedere con vistoso ritardo un’azione (vedi la rete annullata al Frosinone), si dovrebbe limitare il tutto al “gol no gol” e ad “errori madornali” visti dall’intera platea e sfuggita agli arbitri e non ai millimetri di un fuorigioco. Quello che manca veramente nel nostro calcio da diversi anni, a qualsiasi livello (tranne rare eccezioni), è la qualità degli arbitri e nella nostra serie A non è mai stata così mediocre. Ma dove sono finiti i tanti arbitri e assistenti internazionali che hanno concluso l’attività agonistica, che potrebbero dare un supporto vero e concreto alla categoria? Invece ci ritroviamo con dirigenti e osservatori arbitrali non all’altezza nel giudicare un arbitro già dalla base. Sarà forse solo un motivo “politico” perché non si è votato per Tizio o per Caio? Resto dell’idea che il vero “cancro” dell’AIA è proprio questo e per risolvere l’annoso problema, occorrerebbe che il Presidente fosse di nuovo nominato dalla FIGC per evitare che i migliori vengano estromessi solo perché sono antagonisti di Caio o Sempronio. Scusate se mi sono dilungato su questo punto, ma da ex associato mi sento toccato profondamente e mi sento rammaricato di come l’AIA stia sprofondando per colpe estranee agli arbitri che quotidianamente scendono in campo per rappresentarla nel migliore dei modi.
FROSINONE – MILAN (0-0): Arbitro Guida di Torre Annunziata (De Meo – Longo), IV° Di Martino, VAR: Valeri, AVAR: Posado.
37’: rete annullata ai ciociari per un fallo non visto, oppure giudicato non falloso, dall’arbitro campano (piuttosto fuori forma in questa stagione) che viene richiamato da Valeri al VAR e solo dopo lo stesso Guida va direttamente al monitor per visionare l’episodio. L’azione frusinate parte dalla propria metà campo con un pallone recuperato da Crisetig con una vistosa trattenuta sul rossonero Calhanoglu e nel veloce contropiede Ciano segna l’inutile rete. Per quanto mi riguarda il VAR è stato usato oltre il protocollo.
CAGLIARI – GENOA (1-0): Arbitro Orsato di Schio (Preti – Alassio), IV° Fourneau, VAR: La Penna, AVAR: Marrazzo.
Bellissima gara e niente da evidenziare.
BOLOGNA – LAZIO (0-2): Arbitro Pairetto di Nichelino (Del Giovane – Bindoni), IV° Serra, VAR: Nasca, AVAR: Vivenzi.
Nulla da segnalare.
FIORENTINA – PARMA (0-1): Arbitro Fabbri di Ravenna (Bottegoni – Imperiale), IV° Rapuano, VAR: Irrati, AVAR: Tolfo.
41’: la Fiorentina reclama un calcio di rigore per un mani di Bastoni. Fabbri, dopo essere stato richiamato al VAR da Irrati, fa giustamente proseguire visto che non ci sono gli estremi per un penalty.
65’: espulso giustamente il difensore viola Vitor Hugo per un fallo da ultimo uomo su Biabiany lanciato a rete.ATALANTA – JUVENTUS (2-2): Arbitro Banti di Livorno (Carbone – Ranghetti), IV° Aureliano, VAR: Calvarese, AVAR: Vuoto.
53’: seconda ammonizione per l’uruguaiano bianconero Bentancur per fallo sul bergamasco Castagne. Fallo e provvedimento disciplinare sacrosanto.
3’ di recupero dopo il 90°: rete annullata per offside di Bonucci. Calcio di punizione per la Juventus, palla in area nerazzurra, colpo di testa di Alex Sandro per il centrale bianconero che al volo batte il portiere atalantino. La posizione di Bonucci è nettamente in fuorigioco, l’assistente nr. 2 Ranghetti segnala ma occorre il solito silent check anche per questo evidente episodio: l’offendente è ad un metro al di là della linea dei difensori.
SAMPDORIA – CHIEVO (2-0): Arbitro Giua di Calangianus (Tasso - Baccini), IV° Guccini, VAR: Massa, AVAR: Tegoni.
Niente da evidenziare.
TORINO – EMPOLI (3-0): Arbitro Maresca di Napoli (Liberti – Di Vuolo), IV° Di Paolo, VAR: Mariani, AVAR: Schenone.
Nulla da evidenziare.
ROMA – SASSUOLO (3-1): Arbitro Giacomelli di Trieste (Di Iorio – Santoro), IV° Pillitteri, VAR: Ghersini, AVAR: Fiorito.
4’: lancio lungo nella metà campo emiliana, Schick entra in area e viene atterrato da Ferrari. Giacomelli senza esitazione decreta l’evidente calcio di rigore, ma nonostante ciò Ghersini lo richiama al VAR (perché ?). Lo stesso Giacomelli visiona l’azione e confermando la sua decisione, ammonisce il difensore del Sassuolo perché il giallorosso non era in pieno controllo del possesso palla.
21’: ancora Schick protagonista, ma questa volta in negativo nella propria area. Calcio d’angolo per il Sassuolo, Schick svirgola il pallone che sbatte sull’incrocio dei pali della porta difesa da Olsen, la sfera per pochi millimetri (forse) sembra che non sia entrata. Sinceramente anche l’immagine non dà giustizia piena.
SPAL – UDINESE (0-0): Arbitro Doveri di Roma 1 (Lo Cicero – Manganelli), IV° Baroni, VAR: Pasqua, AVAR: Mondin.
Un solo episodio da visionare in questa gara. Al 9’ dalla fascia sinistra nei pressi dell’area di rigore friulana, il centrocampista ferrarese Valoti prova a mettere al centro un pallone che viene intercettato prima con il piede destro e poi involontariamente con la mano da Mandragora dentro area: fallo inesistente.
INTER – NAPOLI (1-0): Arbitro Mazzoleni di Bergamo (Costanzo – Paganessi), IV° Abisso, VAR: Manganiello, AVAR: Peretti.
31’: annullata la rete di Perisic per un vistoso fuorigioco, ma come al solito occorre un inutile silent check per non convalidare il gol.
81’: Koulibaly viene ammonito per aver trattenuto con un braccio il lanciatissimo Politano lungo la linea laterale, il senegalese reagisce con un applauso nei confronti del direttore di gara e come da regolamento si vede sventolare il secondo giallo da Mazzoleni e la conseguente espulsione.
C’è da dire che il difensore del Napoli durante la gara è stato beccato diverse volte dal pubblico con cori vergognosamente razzisti, creando in Koulibaly una certa tensione emotiva che purtroppo non giustifica il suo comportamento ironico nei confronti dell’arbitro.
Mazzoleni, dopo diversi richiami al pubblico di smettere con questi incivili cori, non ha avuto il coraggio (o la presunzione) di interrompere la gara ed eventualmente sospenderla. Io sto con Koulibaly.
Sacrosanta l’espulsione nel finale del “folletto” napoletano Insigne per aver scalciato ripetutamente Keita,. Quest’ultimo quanto meno meritava il giallo per la provocazione.
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