Da Yildiz a Yil-diez: è l’anno della consacrazione per il gioiello della Juve?
Dopo l'exploit della passata stagione è attesa la meritata consacrazione con la 10 sulle spalle. La convivenza con Koop...
Da Sivori, Bettega e Scirea, fino a Platini, Del Piero e Tevez, la maglia numero 10 della Juve racchiude nei fatti la storia bianconera: genio e sregolatezza, tecnica e classe di un numero che adesso è sulle spalle di Kenan Yildiz, il gioiello turco classe 2005. Nel momento in cui ha depositato la firma sul contratto che lo lega al club fino al 2029, ha scritto il suo nome nella storia diventando il quarto a indossare questo glorioso numero nel post Del Piero. Inutile ribadire l’importanza e la pressione a cui si è sottoposti, pressione che il ragazzo pare non patire troppo vista la sfrontatezza con cui gioca. Del resto il suo talento è esploso come uno schizzo di Pollock, in una fredda mattina d’inverno a Frosinone, quando lanciato da Max Allegri tra i titolari ha impiegato solamente 12 minuti per lasciarsi andare ad una sinuosa serpentina che ha messo fuori gioco i difensori avversari e trafitto Turati sul proprio palo. Da lì in poi è stata una continua ascesa fino al meritato rinnovo e l’investimento per il futuro sancito dalla concessione dell’ ambita numero 10. Nelle prime 3 partite di stagione la musica non è cambiata, tant’è vero che ha già messo due assist a referto. La domanda a questo punto sorge spontanea: è l’anno della consacrazione per il gioiellino classe 2005?
Yildiz: è l’anno della consacrazione?
Confermarsi è sempre più difficile ma le premesse sono delle migliori, inoltre Thiago Motta è l’allenatore ideale per accellerare la crescita dei giovani; gli ultimi in ordine di tempo sono stati Mbangula e Savona. Il tecnico ex Bologna ha già fatto sapere a più riprese che punta molto sul talento e l’estro del numero 10 come espresse già nel mese di luglio. Di seguito le parole del tecnico riportate da Goal.com :
“In campo può fare qualsiasi ruolo da quello che ho visto. Col talento che ha, può solo migliorare e aiutare la squadra”.
L’inizio è stato dei migliori, non soltanto i due assist, ma anche una centralità nello sviluppo del gioco e della manovra evidente, come attestano anche i numeri forniti da Sofascore: 51.7 tocchi palla, 1 grande occasione creata, 2 passaggi chiave, 18.3 invece quelli nella metà campo avversaria con l’85% di successo.
La convivenza con Koopmeiners
In estate dopo un lungo inseguimento è arrivato dall’Atalanta Teun Koopmeimers che verosimilmente andrà ad occupare la zona della trequarti campo centrale, occupata egregiamente nelle prime uscite stagionali proprio da Yildiz. Il classe 2005 verrà quindi dirottato sulla fascia sinistra, ma visto il calcio moderno e propositivo del tecnico gli interscambi di posizione sono all’ordine del giorno e quindi Kenan potrà spaziare e calcare anche le zolle centrali di campo. Non ci saranno quindi grandi problemi di convivenza tra i due, ma anzi la parola d’ordine sarà la stessa: qualità, e in questo senso Kenan e Teun parlano la stessa lingua. Mai come quest’anno il talentuoso turco è al centro della Juve, il classe 2005 vuole brillare di luce propria e seguire le orme dei grandi predecessori suddetti: una sfida sicuramente affascinante.
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