L'esterno azzurro ha spiegato le sue emozioni per il ritorno in campo, parlando anche della disputa delle partite a porte chiuse Un trascorso in Italia con le maglie di Palermo e Roma, il presente al Chelsea e il futuro, chissà, magari con la maglia della Juventus. Ai microfoni di Sky Sport, Emerson Palmieri, esterno sinistro dei Blues e della nazionale italiana, ha parlato della situazione attuale in Italia e in Inghilterra: "La ripresa è andata bene, siamo tornati e abbiamo ricominciato l’allenamento. Fa strano perché non puoi salutare nessuno. A me piace parlare e scherzare molto quindi non è stato facile ma siamo solo al secondo giorno quindi speriamo che le cose possano migliorare. Gare a porte chiuse? Sarà difficile, a me non è mai capitato". L'italo-brasiliano ha parlato anche degli allenatori che ha incontrato, da Spalletti a Conte e Sarri: “I sei mesi alla Roma non sono stati facili, poi Spalletti ha fatto un gran lavoro su di me. Devo ringraziarlo perchè mi ha sempre protetto. Per me è stato come un padre. Con Sarri hai un rapporto più sul campo, ma è sempre un’ottima persona. Dentro al campo sono due allenatori intelligenti, si assomigliano. Sarri è un po’ più tattico. Spalletti ti fa divertire di più durante gli allenamenti. Sarri si arrabbiava di più. Conte? Ha dimostrato di essere un allenatore fantastico. Ma mi ha dato più Sarri, abbiamo lavorato di più insieme”. Poi, sul futuro, Emerson ha strizzato l'occhio alla Juventus, da tempo sulle sue tracce: "In Serie A mi sono trovato benissimo, anche per questo ho scelto la Nazionale azzurra. Può succedere, ma sono molto felice al Chelsea”.
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