Juric allontana le polemiche: "Andremo a Genova per fare una gara seria. Mandzukic..."
L'ex tecnico del grifone sarà arbitro della lotta salvezza
L'allenatore del Verona, Ivan Juric ha presentato la sfida contro il Genoa:
Com'è la tua condizione fisica? Viste le molte assenze. Domani potrà giocare qualche Primavera?
"Mi metterei in mezzo, ma è da tempo che non faccio niente. Domani non giocherà nessun Primavera. Io voglio fare una partita seria, giusta, con la massima attenzione".
Ci sono dei giocatori irrinunciabili per la prossima stagione?
"Sì. Più o meno dobbiamo prenderne una quindicina, ma in quei quindici ci sono giocatori che vogliamo riconfermare, giocatori che erano in prestito e che sanno come muoversi all'interno della squadra. La prima cosa che vogliamo fare è questa".
Il prossimo mercato sarà un po' più facile?
"Non lo so. Siamo in una situazione migliore rispetto allo scorso anno. Ciò non significa che faremo meglio, ma qualche possibilità in più l'abbiamo. Dobbiamo creare una base con i giocatori confermati, e poi cercare altri giocatori".
Quando hai capito che questa squadra era esattamente quello che volevi?
"Non c'è stato un momento in particolare. Siamo andati in progressione. Era importante diventare competitivi, non volevo si ripetesse quello che era successo negli ultimi anni. Poi i ragazzi mi hanno sorpreso, sono andati oltre su certi aspetti. Ci sono stati momenti importanti, come con l'Atalanta, nonostante la sconfitta. E prima del Covid avevamo raggiunto un livello molto alto".
Quanto ha inciso la famiglia sulla tua permanenza?
"Mi lasciano sempre decidere. È venuta naturale, con tutte le difficoltà che magari puoi avere qui. Io voglio essere parte di questo progetto, migliorare la società. Con pazienza, e con amore. Cercare di costruire qualcosa".
Un chiarimento sull'obiettivo di una retrocessione dignitosa all'inizio dell'anno?
"Quando sono arrivato l'idea era che dovessimo cambiare tutti. Il presidente è molto attento ai conti, ed è rimasto sorpreso. Mi spiegò che la cosa più importante fosse non andare fuori budget. Poi ovviamente l'obiettivo era salvarsi, ma con i parametri di quel momento".
Chi è migliorati di più tra i giocatori di proprietà?
"Su Silvestri c'è il merito del preparatore dei portieri. Kumbulla è una sorpresa: non so nemmeno giudicarlo, ho visto poche partite in passato con lui in campo. Zaccagni e Faraoni sono cresciuti a modo loro, hanno fatto un campionato strepitoso".
Pessina lo terresti?
"Deve restare per forza. Non solo per noi, anche per lui".
Da chi ripartirete?
"Lo sapete anche voi. Ad esempio Faraoni. Poi ci sono Pessina, Gunter, giocatori che vogliamo riscattare. Dopo di quelli ne devi mettere altri dieci".
Più facile Messi all'Inter o Mandzukic a Verona?
"Non è un'opzione che ci interessa, andremo su altro".
Il confronto con Pazzini è stato importante?
"L'aspetto tecnico non c'entra con quello umano. In quel momento non era pronto. Quello che ha detto era vero, ero prevenuto perché mi era stato presentato così. Invece ho trovato un grande professionista, ho fatto un grande errore. Da lì è nato un grande rapporto. Penso sia stato l'unico errore di quest'anno".
A posteriori, dopo il Covid sarebbe stato meglio non giocare?
"È un calcio diverso, non mi piace. Ma a livello economico è fondamentale. Quindi sono d'accordo sulla prosecuzione. Noi abbiamo fatto comunque molto bene, magari non ai nostri livelli pre-Covid, ma come le altre squadre. La squadra ha avuto un po' di sfortuna contro Sassuolo, Fiorentina e Torino. Ma era giusto giocare".
Cercherete di rafforzare l'attacco?
"Sì, vogliamo migliorare il reparto".
Domani recuperi qualcuno?
"Sicuramente Rrahmani, che farà la sua ultima partita con noi. Faraoni e Dimarco hanno fatto una grandissima partita, è uno spettacolo avere due terzi così. Hanno fatto una grande partita in entrambe le fasi, quindi va bene anche quella opzione".
Pensi che Bocchetti potrà dare il suo contributo l'anno prossimo?
"Dobbiamo ancora pensarci. Non so che risponderti".
Chi giocherà in porta domani?
"Giocherà Radunovic. Perché è un buon portiere, e perché è stato un grandissimo secondo, e non è la sua natura. Si meritava di avere un'occasione di giocare, e Silvestri era d'accordo. Boris ha aiutato molto Marco nel corso dell'anno".
Sarai il padrone del destino del Genoa...
"È una situazione così. Mi è dispiaciuto per le parole del presidente del Lecce, che si è corretto. Andremo là per fare la nostra partita, tutto il resto mi dà fastidio. Poi è vero che io sono un ex, e che Veloso è sposato con la figlia del presidente. Ma noi andiamo là per fare una partita seria".