Il giornale La Stampa ha commentato così la scelta della Juventus di invitare l’ex dirigente Luciano Moggi, all’ultima assemblea organizzata dalla società bianconera. Com’è noto, Moggi è uscito con le ossa rotte dallo scandalo Calciopoli datato 2006, dove fu addirittura radiato dal mondo del calcio. Il fatto che la società abbia dato la parola al suo ex direttore generale, sta facendo molto discutere anche se sono in tanti i tifosi bianconeri che hanno accolto con entusiasmo le parole dell’ex dirigente. Ecco il pensiero de La Stampa in merito: 
 

“La Giustizia sportiva e ordinaria chiedono conto al club di operazioni non chiare. E ci fermiamo qui, non è tema da bar sport. Ma proprio per questo ci pare che di tutto la Juventus avesse bisogno tranne che di una rispolverata stonata e sguaiata di Calciopoli da parte di un signore che dalla vicenda ne è uscito triturato. La partita giudiziaria si presenta difficile e non priva di insidie e immaginiamo che riaprire i sepolcri non sia proprio la prima mission del nuovo CdA. Lo show di Moggi è stato tanto inedito quanto imprevisto, ma resta la sensazione che la nuova Juventus ne avrebbe fatto volentieri a meno, impegnata come è a preparare una strategia non per forza difensiva su plusvalenze e falsi in bilancio. Agitare le acque e ridare vita ai fantasmi non pare essere in agenda”

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