Era ora! Dopo un paio di battute di arresto nelle prime partite con la maglia dell'Atletico Madrid, Julian Alvarez è finalmente riuscito a sbloccarsi per la causa di Diego Pablo Simeone. Dopo le prime difficoltà rappresentate in primis dall'integrazione all'interno di uno spartito tattico, quello dei Colchoneros, che è agli antipodi rispetto a quello del Manchester City.

Perché se è vero che in questo Atletico Madrid ha molte più possibilità di scendere in campo rispetto a quante ne avrebbe avute ai Citizens (impossibile averne così tanto quando hai a che fare con Erling Haaland), è altrettanto vero che giocare con Simeone è molto diverso rispetto che con Guardiola.

Julian ce l'ha finalmente fatta, ed ora promette di non frenarsi di fronte allo scenario di consacrazione individuale che a questo punto della sua carriera diventa un passaggio obbligato.

Lionel Messi e Julian Alvarez
Alvarez Messi Argentina

La prima volta non si scorda mai

Certe volte la semplicità è la chiave di tutto per rompere il ghiaccio per un momento così cruciale, specialmente quando si sta faticando a trovare il primo maledetto gol di una nuova avventura appena iniziata.

Il gol segnato da Julian Alvarez è l'incarnazione stessa della semplicità, ovvero il più classico dei tap-in a porta vuota contro il Valencia. Un gol senz'altro comune, ma che può essere di vitale importanza per risollevarsi e per iniziare la risalita con la maglia dell'Atletico Madrid.

I mezzi per sfondare ci sono tutti, e col tempo arriveranno altri gol ancora più belli e difficili della sua prima volta con la maglia dei Colchoneros.

Può seguire le orme dei suoi predecessori?

Se c'é un ruolo che non vede di certo carente l'Atletico Madrid nel corso della sua storia, questo è senz'altro quello del centravanti, che trabocca anzi di classe, gol a grappoli e impatto inconfutabile con la maglia biancorossa.

Dal nostro Christian Vieri nel 1997-1998 a Diego Forlan nella stagione della Premier League, passando poi per gli istinti predatori di Radamel Falcao, per il selvaggio Diego Costa ed infine per il veterano Luis Suarez, quest'ultimo capace di decidere una Liga nonostante fosse in fase calante.

Julian Alvarez avrà il peso di dover raccogliere l'eredità del prestigio dei migliori centravanti della storia dell'Atletico Madrid, e ha tutti i mezzi a disposizione per farlo. Ha giù vinto tutto quanto a livello di Club e di nazionale e ora che si ritrova a giocare in una realtà meno vincente del Manchester City, ha tutto per sfondare.

Sta ora a lui, dall'alto della sua carriera vincente già in giovane età e del suo evidente bagaglio tecnico, dimostrare una volta per tutte di che pasta è fatto, consacrandosi definitivamente come il campione che promette di essere.

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