Ivan Gazidis, Stefano Pioli, Ralf Rangnick (Collage da profilo socia Milan e Zimbio)

Il Diavolo ha trovato la pace, già, ma solo sul campo. I ragazzi di Stefano Pioli volano in campionato grazie ai numeri da capogiro messi a referto dalla fine del lockdown ad oggi: le 6 vittorie, i 2 pareggi e i 25 gol all'attivo sono il condimento di una scalata portata avanti a ritmo Champions. I 12 marcatori diversi, inoltre, sono un'ulteriore prova della consapevolezza che la squadra rossonera ha acquisito negli ultimi mesi grazie al lavoro del proprio tecnico, bravo a fare di un agglomerato di giocatori un gruppo e ad estraniare i propri ragazzi dalle paradossali vicende societarie. Tanto bravo da far vacillare persino Ivan Gazidis. L'ad meneghino, secondo quanto rivelato dall'Equipe, sta riflettendo da giorni sull'accordo siglato (seppur verbalmente) a gennaio con Ralf Rangnick, il prescelto per la guida del Milan verso il prossimo step, la Champions. L'ottimo lavoro di Pioli sta mettendo in difficoltà la proprietà del Diavolo, che barcolla ma non molla: Rangnick arriverà a Milano e siederà sulla panchina rossonera. Se così non fosse, infatti, Elliott e co. dovrebbero pagare una penale di ben 2 milioni di euro all'attuale responsabile dello sport e dello sviluppo calcistico del gruppo Red Bull. Collocare Rangnick nella posizione di dt del Milan con Pioli seduto in panchina anche nella prossima stagione è, in questo momento, un'opzione remota: i due personaggi sono incompatibili tra loro per modo di pensare, fare e ottenere dai propri società e team.

 

 

 

 

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