Il video nel quale Andrea Scanzi critica in maniera durissima il conduttore radiofonico di Radio 24, Giuseppe Cruciani, ha provocato inevitabilmente la risposta di quest’ultimo durante l’ultima puntata de La Zanzara. Cruciani, rispondendo a un utente che lo stava criticando per la questione della carne d’orso da lui consumata in Friuli Venezia Giulia, ha tirato in ballo proprio Scanzi, definendolo come un “imbecille” per le critiche a lui rivolte da parte del giornalista toscano via Facebook, in merito a questa vicenda. 
 

Le ragioni della lite tra i due giornalisti 
 

L’astio tra i due però, ha radici lontane. Nel 2016 infatti, Cruciani rispose in maniera forte a Scanzi a La Zanzara per delle critiche inerenti l’ambito politico. Vi proponiamo le parole di Cruciani, raccolte da Il Fatto Quotidiano:

“Non faccio i nomi, anche se li ho tutti qui davanti ma mi riferisco a tutti quei fenomeni da baraccone i quali professano a parole la ‘non violenza’, eppure mi volevano pugile, cioè mi volevano lì ad affrontare quei 4 pazzi che magari avevano un coltello o un bastone e che volevano picchiarmi nel corso di una trasmissione radiofonica. Io al vostro livello non scenderò mai e non alzerò mai le mani addosso a uno di questi. Mai“. 
 

Il commento durissimo di Cruciani su Scanzi
 

Poi la frecciata a Scanzi: “E’ uno che scrive ”E Cruciani ci stupisce pure”, professa la ‘non violenza’ e poi parla di questi come se fossero ragazzini, senza sapere un cazzo. Non sai un cazzo e parli. Ma lasciamo perdere, non me ne frega niente nemmeno di citarlo. Fa le sue considerazioni sulla radio di cui non mi fotte nulla. Non è che decide lui se sono stanco o meno, quindi mettiti l’anima in pace. Lasciamo perdere, se no mi escono brutte parole. Vai a pescare, vai“. 

“La violenza va commentata solo quando riguarda gli amici. Poveraccio. Sono i pacifisti alle vongole alla Scanzi, i pacifisti de noiantri come lui. Mi chiama “Giuseppino”. Ma che cazzo vuoi, chi ti ha chiamato, chi ti ha conosciuto? Ma vai a fare in culo, va’. Secondo lui, la sensibilità o la moralità si dimostrano dal fatto che uno racconta come muore una capretta? E’ proprio un deficiente, come tutti quelli che non distinguono tra le idee e la violenza. Io di quelli come Scanzi non voglio nemmeno parlare, mi dispiace pure averne parlato. E’ proprio un deficiente. Io mi confronto con le idee, non coi deficienti”. 

 

Parlando con alcuni ascoltatori, Cruciani torna ancora su Scanzi: “Questa è gente vera, gente che lavora, non come questi cazzoni che scrivono minchiate come Scanzi e altri che non c’hanno un cazzo da fare dalla mattina alla sera. Ma poi chi cazzo è Scanzi? Perché devo parlare di lui?“.  
 

Verso fine trasmissione, la stoccata finale: “Non bisogna mai alzare le mani addosso a nessuno, se no si arriva a pensarla come il deficiente abbronzato per finta, secondo il quale io sarei stato impavido. Io non ho provocato nessuno. Le provocazioni radiofoniche, checché ne dica il deficiente, fanno parte della storia della radio. Ma di che state parlando? Non sapete un cazzo

Scanzi e Cruciani

 

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