Mancini sull'addio alla Nazionale: "Uno dei miei più grandi rimpianti"
Le parole dell'ex tecnico dell'Italia, attuale CT della Nazionale Araba
Intervistato al famoso programma Che Tempo Che Fa, Roberto Mancini si è aperto agli italiani parlando di varie tematiche come il suo amore per la Sampdoria, il suo rapporto fraterno con il compianto Gianluca Vialli e anche il suo travagliato addio alla Nazionale dopo l'Europeo vinto nel 2021 e la mancata qualificazione ai Mondiali del 2022.
“Sarei rimasto in Nazionale altri 10 anni”
Queste le sue parole: “C'è chi dice che dovrei rimproverarmi qualcosa per le mie dimissioni, ma io dico che mi è dispiaciuto davvero tanto: stavo benissimo e mi trovavo molto bene. Fosse stato per me sarei rimasto in Nazionale altri 10 anni. Adesso, in Arabia mi trovo bene, c’è da lavorare duro e da mettere impegno e costanza in tutte le cose che si fanno”.
Sul suo rapporto con Gianluca Vialli e sulla Samp, il grande amore
Conclude Mancini: “Devo ringraziare di aver avuto un amico - un fratello - come Luca, uno che ci è sempre stato nei momenti più importanti. Sono sicuro che la malattia lo abbia fatto riflettere molto, quando gli è stata diagnosticata. Lui e la sua famiglia hanno avuto una forza enorme. Anche quando era con noi , a Coverciano, è stato importantissimo ai fini della nostra vittoria agli Europei, aveva un carisma importante, davvero fuori dal comune”. Sulla Sampdoria, uno dei suoi più grandi amori - con la quale conquistò, proprio insieme a Vialli, lo storico scudetto dell'annata 1990/91 - ha poi aggiunto: “Da quando me ne andai via ho sempre avuto questo grande desiderio di tornare alla Sampdoria, è sempre stato il mio sogno. Lì ho vissuto 15 anni pieni di vittorie, mi piacerebbe tanto, tantissimo tornarci”.
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