Vinicius, che ti prende? I numeri in verde-oro sono imbarazzanti
L'ala del Real Madrid non riesce mai a replicare certe performance anche col Brasile, tanto da fare rimpiangere pesantemente Neymar
Ormai non ci sono più dubbi, la parabola di Vinicius con la nazionale brasiliana è un disastro completo. Non sono soltanto i suoi numeri ad essere molto al di sotto delle aspettative sul conto di uno dei giocatori più forti del pianeta, ma anche le performance di un giocatore intimidito, quasi impaurito dal senso di responsabilità che grava sulle spalle di un giocatore che deve prendersi le redini di una nazione intera nel momento più critico.
Nonostante abbia ancora il tempo per rifarsi (ricordiamo che stiamo pur sempre parlando di un ventiquattrenne nel fiore dei suoi anni migliori), il tempo stringe, specialmente alla luce di una Selecao disastrosa che ha perso quattro delle ultime cinque partite delle qualificazioni ai Mondiali.
Il Brasile ha bisogno di una reazione forte, che non può fermarsi di certo a quella da parte di un collettivo ad oggi non all'altezza del prestigio verde-oro, ma che deve interessare anche chi non ha saputo giocare al suo meglio come Vinicius. Tutti questi dettagli saranno di cruciale importanza per stabilire se i brasiliani saranno all'altezza del prossimo Mondiale, o se ci andranno (se ci andranno) come vittima sacrificale.
I numeri di Vinicius in nazionale sono desolanti
Ormai la situazione per Vinicius è da intendersi come una catastrofe complessiva. Al netto delle evidenti criticità di una delle peggiori nazionali brasiliani della storia moderna, è inaccettabile che una stella mondiale del suo calibro abbia prodotto soltanto 5 gol e 5 assist in 34 partite con la propria nazionale.
Specialmente se poi l'Erling Haaland di turno (ma anche Kylian Mbappé, viste le difficoltà tattiche crescenti della gestione Deschamps della Francia) riesce ad avere in nazionale le stesse identiche performance realizzative che ha con la maglia del Manchester City. Vinicius ad oggi ha segnato meno gol di un Davide Frattesi in nazionale, a conferma di quanto faccia fatica ad incidere con la Selecao e di quanto risulti anemico il più delle volte rispetto a quanto fa con la maglia del Real Madrid.
Questi numeri risultano inoltre avvilenti se si fa un confronto con Neymar. E non un Neymar qualunque, bensì un Neymar ormai martoriato dagli infortuni che non scende in campo da un anno.
Il confronto con Neymar negli ultimi tre anni è ancora più raccapricciante
Problemi agli adduttori, infortuni alla caviglia e rottura parziale del legamento crociato anteriore. Questi sono alcuni degli infortuni che hanno condizionato Neymar negli ultimi tre anni.
Infortuni che dovrebbero averne condizionato il rendimento, eppure i suoi numeri con la nazionale del Brasile continuano ad essere una primizia assoluta. Risulta finanche ridicolo confrontare questi numeri con quelli tenuti da Vinicius dal 2021-2022 ad oggi, ovvero da quando l'ala del Real Madrid ha iniziato a consacrarsi come una delle stelle più numerose del firmamento calcistico mondiale.
In 1483 minuti giocati con la Selecao negli ultimi anni, Neymar ha accumulato infatti 1483 minuti complessivi (il corrispettivo di a malapena 16 partite effettive ad essere generosi), producendo 11 gol e 10 assist. Vinicius in questo lasso di tempo ha giocato più minuti (2055 minuti, il corrispettivo di quasi 23 partite effettive) e ha prodotto molti meno gol e assist (5 gol e 5 assist).
Ad essere ancora più catastrofico di questo confronto statistico è il fatto che Neymar sia infortunato dall'ottobre dell'anno scorso, e nonostante ciò continua ad avere numeri nettamente superiori a quelli di una delle principali stelle mondiali in nazionale. C'è anche un abisso nelle prestazioni pure, che vedono Neymar ad un altro livello rispetto a Vinicius soprattutto per il carisma con cui cerca in tutti i modi di trascinare una nazionale dalle mille criticità.
Un episodio emblematico ci arriva dal Mondiale in Qatar, quando Vinicius sparì dal campo in occasione del match più probante per il Brasile contro la Croazia, mentre Neymar, al contrario, si rimboccava le maniche pur di trascinare il Brasile verso la semifinale poi sfumata a causa di alcuni disastri difensivi. Una circostanza che delinea ulteriormente la differenza abissale di rendimento tra le due stelle.
Perché ad oggi questo Brasile continua ad essere di Neymar, con Vinicius che continua invece a faticare a tirare fuori quel carisma e quel senso di responsabilità che è chiamato ad avere. Perché questo deve essere il suo Brasile, non più quello di un giocatore ormai fermo di un anno che ha ormai già dato.
Il tempo stringe ed è sempre meno per lui e per la Selecao, sempre più sprofondati nelle loro difficoltà tecniche, tattiche ed ambientali. Una vera e propria catastrofe, che raramente si era vista per i verde-oro in epoca moderna.