Il Milan vince, ma Leao è un caso e Di Canio attacca: "Una copia di Vincius, nemmeno bella"
I rossoneri centrano il primo successo in Champions League, ma la situazione Leao ancora preoccupa i tifosi e scatena le critiche
Il Milan vince contro il Bruges e trova la prima vittoria stagionale in Champions League. Una partita approcciata e letta male, come dichiarato nel post partita da Fonseca. Oltre al risultato, favorito anche dalla superiorità numerica, poche cose da salvare oltre all'ingresso di Okafor-Chukwueze e il solito Pulisic. Leao fa meglio di altre volte quest'anno, ma viene tolto dopo un'ora e a fine match va dritto negli spogliatoi. E di nuovo ci risiamo: critiche e solite domande all'allenatore, che prontamente risponde “Non c'è nessun problema”. Oggettivamente parlando, è chiaro che qualcosa non vada: 1 solo gol in stagione e tante partite deludenti. Anche il valore di mercato, sceso di una quindicina di milioni dall'inizio della stagione, testimonia un periodo difficile. Per il bene di entrambe le parti, urge ritrovarsi al più presto. Nel frattempo però, Paolo Di Canio ha attaccato duramente il portoghese.
Il Milan vince ma non convince: centrocampo e difesa traballano
Il Milan vince la seconda partita consecutiva e può guardare al Bologna con maggiore serenità. Ma se è vero che vincere aiuta a vincere; è altrettanto vero che per farlo ad un certo livello serve ben altro di quanto mostrato ieri. Il reparto offensivo, nonostante la pochezza di Leao e un Morata ancora a bassi giri di motore, sembra essere ben avviato e con diverse frecce al suo arco. Discorso diverso per centrocampo e difesa. In mezzo al campo Loftus-Cheek è un fantasma, soprattutto paragonato a grandi sprazzi fatti vedere lo scorso anno. Reijnders è il più continuo, ma spesso è costretto a farsi il campo per intero e a volte non riesce ad essere puntuale in fase di copertura. Fofana funge da diga e ha avuto un buon impatto, ma ancora deve lavorare nella gestione della palla e nel posizionamento. Il mancato funzionamento della catena di centrocampo infierisce maggiormente su una difesa che già è in difficoltà di suo: eccezion fatta per Gabbia, quasi sempre si registrano errori individuali e di comunicazione: Theo è spezzo lezioso e, anche ieri, la sua posizione sul gol degli ospiti è rivedibile; Tomori, Emerson e Pavlovic alternano buone cose ad errori grossolani. Se il Diavolo vuole puntare in alto, in campionato e in Europa, bisogna trovare un equilibrio diverso. C'è ancora margine, il tempo però inizia a stringere.
Leao ancora sottotono, Di Canio lo attacca
Nello studio di Sky Sport, post Milan-Bruges, si è sollevato un dibattito su Rafael Leao. Se per mister Capello il numero 10 rossonero non aveva fatto male, di tutt'altro avviso è apparso Paolo Di Canio. L'ex calciatore ha tuonato così contro il portoghese:
Siamo all'ennesima..hai vinto, devi essere felice per la squadra e invece no, non sei in campo con gli altri. Secondo me non ha fatto una buona partita, non si muove bene senza la palla, ha fatto meglio Okafor quando è entrato in campo. Ho capito che cosa è Leao, è una buona copia di Vinícius Júnior, nemmeno così bella aggiungo. E' come un orologio, bello se lo guardi da lontano, poi lo vedi meglio e dici che ce ne sono tanti uguali. Ci sarà un motivo se Fonseca l'ha tolto a mezz'ora dalla fine e sull'1-1
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