Zazzaroni confessa: "Con Mihajlovic rapporto fraterno. Baggio? L'ho portato in una squadra"
Ai microfoni di Radio Amore Campania, Ivan Zazzaroni ha parlato del rapporto con Roberto Baggio
Intervenuto nella trasmissione I tirapietre, in onda su Radio Amore Campania, Ivan Zazzaroni ha parlato dell'evoluzione nel mondo del giornalismo sportivo:
"Un tempo noi giornalisti contavamo, c’erano professionisti di grande cultura che pesavano, decidevano… penso a Cucci, Tosatti, Ghirelli ancora prima. Avevamo un ruolo, oggi siamo mediamente dei reggi-microfono. Oggi è tutto così diffuso via web da cazzari, da gente che non conosce nessuno, che non vede nessuno, che non ha mai fatto esperienza, che si fida di quello che magari legge su altri blog. La gente non legge molto e non ha più riferimenti seri. Manca la credibilità, ed è anche colpa nostra perché non abbiamo allevato giovani e non abbiamo provato a capire come stava cambiando questo mondo. Quando mi arrivano i curriculum, ai ragazzi consiglio di allontanarsi dai modelli attuali perché sono perdenti. Anche nella scrittura, non c’è più originalità".
Il retroscena di Zazzaroni su Mihajlovic
Poi il direttore del Corriere dello Sport ha rivelato un episodio che lo ha visto protagonista con un grande ex calciatore: “Con Mihajlovic ho avuto un rapporto fraterno, così come con Baggio, con il quale mi sento ancora: Roberto era riservatissimo, ma comunque si fidava e mi diceva tante cose. Mancini, poi, l’ho visto nascere, aveva 16 anni, e ancora siamo amici. Vialli una volta mi disse: “Ivan, tu le notizie non le dai, le crei. Ed era vero sotto certi aspetti perché nascevano dei rapporti. E potevi anche incidere sui loro destini a volte".
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Zazzaroni e il passaggio di Roberto Baggio al Brescia
"Baggio, ad esempio, fui io a portarlo al Brescia, non Mazzone. Ci riuscii attraverso Filippo Galli e ovviamente Corioni. Oggi ci sono filtri e pseudo giornalisti che si occupano di comunicazione e che devono impedire certi rapporti. Io grazie a Dio sono dopo tanti anni in una posizione diversa, ma vedo le difficoltà dei 40enni, ma anche dei 50enni” ha concluso Zazzaroni.