Lazio, Lotito spinge per un nuovo ed ambizioso progetto | Flaminio e non solo.. | La situazione
Attraverso una intervista rilasciata al Corriere Dello Sport, il patron biancoceleste ha esposto le sue originali idee per rendere il club più moderno
Una delle grandi rivelazioni di questo inizio di campionato è sicuramente la Lazio di Marco Baroni, che malgrado un mercato definito dai tifosi “scadente”, è riuscita tramite il bel gioco e la costanza di risultati ad insediarsi tra le posizioni di vertice del nostro campionato, un po' tra lo stupore della maggior parte degli addetti ai lavori.
Il presidente Claudio Lotito gongola e si gode la sua squadra, soprattutto adesso dopo il poco incoraggiamento ricevuto dai biancocelesti ai nastri di partenza della serie A, complice il cambio di allenatore e i pochi milioni spesi durante il calciomercato. Adesso, il patron della Lazio guarda avanti, non soffermandosi solamente sui traguardi fin ora raggiunti a livello calcistico, ma anche fornendo un nuovo e moderno progetto su un possibile riammodernamento di un antico stadio della capitale italiana.
La proposta di Lotito sul rinnovo dello Stadio Flaminio
Il piano per quanto riguarda questo storico impianto, è quello di coniugare modernità e memoria, rispettando comunque il significato epocale ed architettonico dell'edificio di base. Questo piano prevede non solo un importante tocco di modernità come già detto precedentemente, ma pure l'introduzione di novità a livello tecnologico, per garantire una esperienza a tutto campo ai tifosi della Lazio.
Inoltre, la società sta anche approfittando del fatto che la deadline per la proposta era inizialmente fissata per la prima settimana di ottobre, a seguito slittata in data 20 novembre.
Le dichiarazioni del numero 1 laziale sull'iniziativa
A tal proposito ha parlato del nuovo programma proprio il presidente alla fine del Consiglio Federale, rimarcando la sua volontà nel portare a termine questo ambizioso progetto dello stadio Flaminio. Ecco le sue parole:
Quando non parlo significa che le cose le sto facendo, non sono uno che fa proclami. Ho preso un impegno con l'amministrazione comunale, secondo il quale a metà novembre avrei portato uno studio di pre-fattibilità. E questo avverrà, matematicamente. Ho elaborato un progetto che sia funzionale all'efficienza dell'impianto alla luce delle norme attuali e non quelle di 30 o 40 anni fa. Finora tutti sono rimasti entusiasti quando ho mostrato il piano. Ho coniugato le caratteristiche architettoniche con le esigenze del calcio attuale. Poi, però, a parte proclamarle, le cose bisogna metterle a terra. E non è un aspetto che si fa dall'oggi al domani. Stiamo seguendo tutte le procedure del caso e cercheremo di dare la casa ai laziali, perché è giusto che sia così
Lotito non si ferma qui: ecco l'ultima pazza idea
L'ultima ispirazione del 67enne romano non è il progetto Flaminio, benché rimanga comunque il progetto principale che si spera di realizzare nel minor tempo possibile, bensì il pensiero di riportare in auge un vecchio proposito da sempre caro al presidente, e una innovazione che va di pari passo col tecnologico di mondo odierno e prende spunto da altri club internazionali.
Stiamo parlando rispettivamente dell'academy biancoceleste, e di un docufilm da girare a Formello e da rendere presto disponibile su tutte le piattaforme. Ecco cosa ne pensa Lotito:
La prossima settimana inizieremo i lavori per l'academy, dove all’interno ci sarà la scuola, uno studentato, la foresteria per i ragazzi e farò erigere anche una chiesa perché per me è fondamentale educare i giovani ai valori cristiani. Molto presto gireremo anche un documentario sul centro sportivo di Formello, una struttura all’avanguardia che ci invidiano in Italia e in Europa. Faremo vedere ai tifosi tutte le cose importanti che facciamo lì, sarà un film che porterà tutti alla scoperta di un luogo che per noi è casa.
Insomma, sembra che le idee a Lotito non manchino, adesso tutto ciò che deve fare è metterle in pratica. Magari, facendo ciò potrà riacquisire un sano rapporto con la tifoseria, che da un po' di anni è sempre stato prevalentemente caratterizzato da inimicizia ed astio.
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