F1, gran premio del Giappone: chi sale e chi scende dopo la gara di Suzuka
In archivio il quarto weekend stagionale per la Formula Uno. Ecco chi ne esce rinfrancato e chi invece è rimandato
Era prevedibile e così è stato. Max Verstappen ha dominato il quarto appuntamento della F1 in Giappone, sulla pista di Suzuka. Dopo la parentesi negativa di Melbourne, la scuderia austriaca ci ha tenuto a ribadire di essere la più forte. Secondo posto infatti per il compagno dell'olandese, Sergio Perez. Seguono le due Ferrari di Sainz e Leclerc, che ottengono il massimo possibile. Chiude quinto Lando Norris con la sua McLaren. A punti l'idolo di casa, il nipponico Yuki Tsunoda. Ecco i promossi e i bocciati dopo questo GP giapponese.
I promossi: Verstappen domina, Sainz pimpante, Tsunoda eroe in patria
Verstappen → quando è arrivato al traguardo ha sempre vinto. Poco da dire di Max, è il più forte e lo ribadisce gara dopo gara. Pole perentoria e gara gestita ottimamente. Il quarto titolo consecutivo sembra sempre più concreto
Perez → giusto criticarlo quando a Melbourne arriva quinto con la macchina più forte, altrettanto corretto elogiarlo quando fa bene. Secondo posto in qualifica, vicino a Max, fa il suo lavoro ottimamente in gara e sigla la terza doppietta Red Bull su quattro gare disputate.
Sainz → El Matador è in stato di grazia e questo fa felice a metà il box Ferrari. Benissimo averlo così in forma ora; male perderlo la prossima stagione. Chiude davanti a Leclerc per la terza volta su tre gare disputate (una saltata per appendicite). Il feeling con la SF24 è ottimo.
Tsunoda → Decimo posto per lui che vale oro, soprattutto in Giappone, davanti al proprio pubblico. Ancora una volta dimostra di avere velocità nel piede e soprattutto di stravincere il duello con il compagno di scuderia, Daniel Ricciardo. Per un sedile in Red Bull l'anno prossimo c'è anche lui.
Bocciati: Hamilton, Albon, Helmut Marko
Hamilton → aveva dato segnali di ripresa in qualifica, precedendo Russell, ma in gara vanifica tutto. Chiude con un misero nono posto, chiedendo addirittura al team se dovesse far passare il compagno di scuderia. Avvilente per una leggenda come lui. Continua a dichiarare amore alla Mercedes, la realtà è che fra lui e il team tedesco sembra ormai una storia da separati in casa, o quasi.
Albon → in Australia aveva pagato Sargeant per il suo errore nelle prove libere. Questa volta sbaglia ancora tentando un sorpasso insperato su Ricciardo e la sua gara dura un amen. Peccato perché il talento c'è, ma questa foga e incostanza sono quelle che lo hanno penalizzato ai tempi della Red Bull.
Helmut Marko → aveva in casa un prospetto di grande interesse come Lawson e gli ha preferito Ricciardo. Ora si lamenta con il pilota australiano, che certo ha le sue colpe, ma il principale responsabile è lui. Vedremo cosa farà ora, in ogni caso, gestione decisamente rivedibile.
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