Juventus: dopo Mbangula anche Savona! Ecco tutti i giovani lanciati da Thiago Motta

Prima del match contro il Como (vinto dalla Juve con un perentorio 3-0) i tifosi bianconeri erano tutti in trepidante attesa di veder debuttare con la maglia della Juventus Douglas Luiz, tuttavia alla lettura della formazione ecco il colpo di teatro: non gioca il brasiliano ex Aston Villa, debutta Samuel Mbangula, “perché se lo merita”. Bastano solo ventitré minuti per capire le ragioni del tecnico ex Bologna, perché è il tempo che ci mette il classe 2004 ad incidere e lasciare il segno sul match: rientra dentro il campo e trafigge Reina con un gran diagonale. Non c'è da meravigliarsi però sulla scelta dell'allenatore, avendo dato più volte dimostrazione di essere molto attento e vigile circa il potenziale talento tra i giovani della propria rosa. Infatti nella sua seppur breve carriera, sono stati diversi i giovani lanciati e fatti sbocciare dal classe 1982. Andiamoli a vedere.

Non soltanto Mbangula: i giovani lanciati da Thiago Motta

Il classe 2004 belga Mbangula, autore di un gol e un assist all'esordio, è solamente l'ultimo esempio; infatti nel corso delle sue esperienze a La Spezia e Bologna sono stati diversi i giovani lanciati dal tecnico. Il primo nome che salta all'occhio è quello di Jakub Kiwior (all'epoca ventunenne), ora all'Arsenal di Arteta, ma che in precedenza è stato allenato da Motta, crescendo sotto ogni punto di vista, in primis sulla duttilità, venendo utilizzato anche come mediano, oltre che come difensore centrale e terzino sinistro. Crescita talmente esponenziale quella del classe 2000 da convincere i Gunners a sborsare 19,5 milioni di euro per portarlo in Premier League.

I giovani lanciati da Thiago Motta e sbocciati a Bologna

Nella sua ultima esperienza in quel di Bologna, sono stati diversi i giovani lanciati e sbocciati sotto la sua gestione: i più facili da ricordare sono inevitabilmente le grandi cessioni estive dei felsinei, Zirkzee e Calafiori. Ma non solo… lo stesso Andrea Cambiaso, ritrovato alla Juventus, è cresciuto tantissimo nella sua esperienza emiliana proprio con il classe 1982 in panchina, essendo il prototipo di calciatore congeniale alle idee di Motta: duttile, tecnico e dinamico. Sempre ai rossoblù abbiamo segnalato altri quattro nomi: Kacper Urbanski (22 presenze la passata stagione) e Tommaso Corazza (in gol in Coppa Italia e 9 apparizioni in Serie A), entrambi classe 2004. I due hanno saputo farsi trovare pronti quando chiamati in causa anche quando utilizzati in altre zone di campo. Lo stesso Lewis Ferguson, arrivato dall'Aberdeen, si è consacrato sotto la gestione Thiago Motta, diventando uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato, come attestano le 13 reti segnate in due stagioni in Emilia. Ultimo ma non meno importante Giovanni Fabbian, sbocciato definitivamente a Bologna come incursore sotto la guida dell'attuale tecnico della Juventus, dopo una stagione interessante alla Reggina. Crescita lampante sotto tutti i punti di vista: applicazione difensiva abbinata a numeri offensivi importanti: 5 reti e 2 assist in appena 1053 minuti. 

Dopo Mbangula ecco Savona: Thiago lo ha rifatto

Thiago Motta lo ha rifatto: dopo aver promosso Mbangula alla prima giornata, ieri è stato il turno di Nicolò Savona. Altro debutto, altra rete per ripagare la fiducia dell'allenatore ex Bologna, che attesta ancora una volta quel feeling incredibile nel riconoscere i talenti. Savona si è reso protagonista di una partita solida e attenta in fase difensiva oltre che propositiva in quella di spinta, tant'è vero che al 39' si fa trovare pronto sull'assist di Mbangula, autore di un'altra grandissima partita. Nicolò esce al 77' accompagnato da inevitabili applausi scroscianti, che andrebbero condivisi con il suo allenatore in panchina, dopo l'ennesima intuizione realizzata: siamo già alla seconda da quando siede sulla panchina della Juve.

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