A Parma Kulusevski era da rosso. Direzione piena di ombre quella di Valeri a Udine
Nelle sei gare delle 32esima giornata giocate ieri, Mariani e Pasqua non sanzionano l’entrata di Kulusevski su Dijks. Valeri rivedibile in Udinese-Sampdoria
GENOA - SPAL (2-0): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Fiorito - Cecconi), IV° Doveri, VAR: Mazzoleni, AVAR: Tegoni.
Al Marassi scontro salvezza, anche se i ferraresi ormai hanno poche speranze.
Genoa più determinato e Spal poco incisiva.
Al 24’ i liguri passano in vantaggio con il ringiovanito Pandev. Al 37’ i rossoblù potrebbero già raddoppiare grazie a un calcio di rigore assegnato dal buon Guida per un netto fallo in area spallina subito da Cassata che viene atterrato dal difensore polacco Reca che nel tentativo di anticipare il genoano, colpisce con il sinistro il destro di Cassata. Sacrosanto penalty che viene sprecato dal migliore in campo Iago Falque: il portiere croato Letica gli nega la realizzazione parando in due tempi la debole e centrale conclusione.
Nel secondo tempo il Genoa chiude la partita con una punizione battuta magistralmente da Schone che supera l’estremo difensore biancoceleste al 54’.
Genoa che ancora non gode di una posizione tranquilla in classifica, è a un solo punto dal Lecce terzultimo e quindi ancora giochi tutti aperti.
CAGLIARI - LECCE (0-0): Arbitro Orsato di Schio (Manganelli - Giallatini), IV° Fourneau, VAR: Pairetto, AVAR: Lo Cicero.
Il Lecce ancora spera nella salvezza e quello visto a Cagliari ha tutte le premesse per poter lottare fino in fondo. Sardi poco dinamici creano qualche sporadica occasione, mentre i giallorossi hanno tentato di tutto per vincere la contesa fermati dai pali e da Cragno.
Un solo episodio da rivedere al 55esimo minuto. Pallone che la difesa rossoblù mette fuori dalla propria area, la sfera termina al limite e viene controllata da Lucioni che immediatamente tira verso la porta, Klavan intercetta involontariamente la sfera che finisce a Saponara. Il leccese è oltre la linea dei difensori abbondantemente e batte Cragno. L’assistente Manganelli ottimamente posizionato vede bene e fa annullare la rete per off ide. Giusta la segnalazione?? Direi proprio di si, il difensore estone non tenta la giocata e la sfera lo tocca passando sotto le proprie gambe e finisce all’attaccante salentino che è in netto fuorigioco. Gol da annullare.
Orsato come sempre c’è.
FIORENTINA – HELLAS VERONA (1-1): Arbitro Chiffi di Padova (Meli - Pagliardini), IV° Dionisi, VAR: Di Paolo, AVAR: Carbone.
La Fiorentina non riesce più a vincere tra le mura di casa e trova mille difficoltà a fare gioco, mentre gli scaligeri con disinvoltura mostrano trame sul campo che creano difficoltà ai viola già al 18’, quando su un passaggio al “bacio” di Amrabat, Faraoni in area tutto solo con una rovesciata al volo batte l’incolpevole Dragowski.
Solo all’ultimo secondo di recupero i viola trovano il pareggio con Cutrone, ma quanta difficoltà per raggiungerlo.
55’: calcio d’angolo per i viola, il pallone alto piomba al centro dell’area veronese scavalca diversi giocatori e termina sul braccio sinistro di Pessina che nemmeno si avvede della sfera. Chiffi, ottimamente piazzato, fa cenno di proseguire e fa bene. Ogni tanto c’è qualcuno che percepisce l’involontarietà.
L’arbitro sella sezione di Padova dirige senza affanno una gara non facile.
PARMA – BOLOGNA (2-2): Arbitro Mariani di Aprilia (Peretti - Prenna), IV° Giua, VAR: Maresca, AVAR: Vivenzi.
Ducali reduci da quattro sconfitte consecutive e cominciano male il derby al Tardini visto che dopo un quarto d’ora di gioco si trovano sotto di due reti. Partita chiusa? Tutt’altro.
I padroni di casa da qui in avanti alzano il baricentro e a testa bassa non accettano il risultato. Solo nei minuti di recupero oltre il 90° riescono a concretizzare lo sforzo con Kurtic al 93’ e Inglese, rientrato da un lungo periodo di stop, al 96’.
Una sola pecca, grave, del direttore di gara, gran parte anche di Maresca al VAR. Siamo intorno al 57’: Kulusevski, sulla trequarti parmense, colpisce con decisione, per non dire violentemente, il piede destro di Dijks che tenta un contropiede. Il fallo è veramente grave, passibile di cartellino rosso, ma sia l’arbitro, che decreta solo la punizione senza nessun provvedimento disciplinare, e sia il VAR non intervengono in merito. Perché??
UDINESE - SAMPDORIA (1-3): Arbitro Valeri di Roma 2 (Bresmes - Caliari), IV° Rapuano, VAR: Pasqua, AVAR: Ranghetti.
La Samp con questa vittoria si allontana dalla zona calda, conquistando 3 punti d’oro alla Dacia Arena di Udine raggiungendo cosi proprio i friulani in classifica.
Bianconeri che pur passando in vantaggio con il solito Lasagna al 37’, non resistono agli affondi liguri e addirittura lasciano l’intera posta in palio.
Rete, quella friulana, viziata da un netto fallo di Lasagna che spinge Yoshida in un modo al quanto plateale. Valeri, sempre meno in forma, fa proseguire e convalida la segnatura. VAR? Per il “protocollino” non può intervenire, sempre per il solito discorso che se l’arbitro è in posizione ottimale per giudicare, la tecnologia non può sostituirsi al direttore di gara. Mi chiedo, ma se l’errore dell’arbitro è marchiano perché il VAR non deve entrare in azione??? Pensate quello che volete, ma è decisamente incomprensibile e assurdo.
Anche l’assistente nr. 1 poteva intervenire in merito, ma voglio spezzare una lancia in suo favore. Il compito del giudice di linea non è semplice e a volte sfuggono episodi che a tutti sembrano di facile visione, ma sul campo vi posso garantire che non è così. Se perdi l’attimo, perdi tutto.
Sul risultato di 1 a 2 per i blucerchiati all’86’, viene annullata una rete al difensore olandese Nuytinck. Punizione di De Paul, pallone che arriva nell’area di porta ligure, Audero respinge e la sfera viene intercettata dal difensore bianconero che spinge in rete. Valeri, come sempre non al meglio, convalida ma dopo qualche secondo Pasqua al VAR lo invita all’on field review e l’arbitro romano si avvede del tocco di gomito dell’olandese e annulla giustamente la segnatura.
Valeri …..molte ombre.
NAPOLI - MILAN (2-2): Arbitro La Penna di Roma 1 (Paganessi - Mondin), IV° Abisso, VAR: Rocchi, AVAR: Bindoni.
Al San Paolo di Napoli, nonostante il caldo, abbiamo assistito ad una bella gara tra due pretendenti per l’Europa League.
I partenopei partono bene, hanno diverse occasioni, ma Donnarumma li neutralizza.
Al minuto 20, al primo affondo rossonero in area azzurra, il Milan passa con Hernandez con un tiro al volo imbeccato da Rebic.
Il Napoli trova il meritato pareggio al 34’ con Di Lorenzo e passa in vantaggio al 60’. Il solito Mertens mette in rete complice anche una deviazione di un difensore milanista.
Al 73’ Kessie, su penalty, ristabilisce la parità con un “rigorino” decretato da La Penna per un fallo, almeno così vede l’arbitro romano, di Maksimovic ai danni di Bonaventura.
La Penna, al suo primo impatto con una gara di cartello, ha diretto a corrente alternata specie nella seconda frazione di gioco. Alcune decisioni lasciano dubbi che possa risolvere nel modo migliore nelle prossime gare. Ha certamente tutte le potenzialità per fare meglio.