Tim Cup: Samp-Milan 0-2. Cutrone illumina con una doppietta un match privo di reti fino ai supplementari. Conti assist-man, Higuain più là che quaQuando non si riesce a cavalcare le onde dell’Inferno bisogna almeno cercare di nuotarvi attraverso e, se è possibile, farlo senza affondare. Gennaro Gattuso lo sa bene ed è chiamato ancora una volta ad un compito tanto complesso quanto importante per il club meneghino: isolare la propria squadra da ogni voce di mercato, sguazzare contro la corrente avversa di un Higuain a detta dei più desideroso di trasferirsi al Chelsea, battere in meno di una settimana prima la Sampdoria al Marassi in Coppa Italia e poi la Juventus a Gedda nella finale della Supercoppa Italiana. E allora sotto con la Doria nel sabato pomeriggio del 12 gennaio. Ad attirare i riflettori, tra le fila rossonere, è il neoacquisto Lucas Paquetà, brasiliano 21enne di Rio de Janeiro chiamato a dire la propria in campo al Marassi difatti alla prima gara ufficiale del Milan nel 2019. Contro il team di Marco Giampaolo, Gattuso schiera una difesa a quattro formata da Abate, Zapata, Romagnoli e Rodriguez; a centrocampo, Bakayoko e Kessie sono affiancati dal centrocampista ex-Flamengo, mentre in attacco è Castillejo a non dover far rimpiangere l’assenza dell’infortunato Suso assieme ai compagni di reparto Calhanoglu e Higuain. Dopo una fase di studio caratterizzata da un possesso palla particolarmente sterile da parte degli ospiti, i padroni di casa escono alla grande sfiorando il gol in due occasioni. Al 24’, il tiro-cross di Quagliarella non viene ben assorbito dai guantoni di Pepe Reina, la cui ribattuta corta e centrale non viene ribadita in rete da Caprari grazie all’esperienza di Zapata, prontissimo a sua volta prima a farsi mangiare in area dall’attaccante romano e poi a spingerlo quel tanto che basta per fargli perdere l’equilibrio al momento della conclusione a botta sicura. Sull’angolo successivo, è Tonelli ad avere sui piedi la palla dell’1-0, ma un liscio clamoroso del difensore – tutto solo in area di rigore – grazia un Milan particolarmente dormiente e disattento in fase di copertura. Al 29’, Gattuso e i suoi devono ringraziare il proprio portiere, bravo nel leggere l’azione avversaria in anticipo e nello sventare, in uscita, il tentativo di Gaston Ramirez, ben imbeccato in corsa da un lancio lungo dalle retrovie. Per apprezzare due nitide palle-gol meneghine bisogna aspettare il finale della prima frazione di gara: se al 43’ Higuain, sul bel filtrante di Kessie, non trova la diagonale giusta per questione di centimetri, un minuto più tardi Castillejo si divora incredibilmente il vantaggio sparando fuori di testa, dal cuore dell’area piccola, la sfera messa al centro dalla destra da Abate.Nel secondo tempo, altro non avviene se non un vero e proprio rovescio della situazione: dopo un primo quarto d’ora a sfondo blucerchiato, è il Milan a prendere in mano l’iniziativa del gioco, seppur con la lentezza già esibita nei primi 45 giri d’orologio. Lo squillo particolarmente prevedibile di Calhanoglu, al 67’, è solo il preludio di una sequenza di occasioni da rete rossonere: al 69’, il cross tagliato di Castillejo - non girato verso la porta avversaria da Paquetà per questione di millimetri – viene deviato fuori dal numero 10 ex-Leverkusen da un metro di distanza dal portiere rivale; al 73’, è il brasiliano col numero 39 sulla maglia a cercare la fortuna con un gran sinistro che esce di poco sulla destra del palo difeso da Rafael. La risposta della Samp non si fa attendere: al 78’ Quagliarella, servito perfettamente da un filtrante col contagiri di Caprari, di defila bene ma spara una bomba che colpisce solo l’esterno della rete. Due minuti più tardi, il diagonale destro di Saponara (subentrato poco prima a Ramirez) sfiora il palo più lontano terminando sul fondo per la fortuna di Reina e co. I tentativi successivi di Ekdal da una parte e di Kessie dall’altra chiudono 90 minuti di calcio non particolarmente esaltante, né temibile per ciascuna delle due difese in campo. Si va, pertanto, ai supplementari. Nonostante il forcing dei padroni di casa, il Milan regge l’urto e, addirittura, passa in vantaggio al minuto 102’: al clamoroso errore di Ekdal e ai miracoli di Reina risponde, infatti, Patrick Cutrone, entrato in campo al 91’ al posto di Castillejo. Il giovane attaccante italiano prima detta il cross ad Andrea Conti e poi apre le marcature con un gran sinistro al volo che non lascia scampo a Rafael. Ma non è finita qui. Nel secondo tempo supplementare la storia si ripete: il gran riflesso di Reina su Kownacki precede di pochi secondi il raddoppio del Milan firmato ancora una volta da Cutrone. Il numero 63 comasco si fa autore di una vera e propria perla trasformando il preciso cambio di fascia di Calhanoglu in un bel pallonetto a incrociare che chiude definitivamente i conti. La Samp accusa il colpo ed è costretta a dire addio alla Coppa Italia. Gattuso, dal canto suo, può contare sul solito puntuale cecchino-Cutrone e su una forte iniezione di fiducia in vista della Supercoppa da disputare mercoledì prossimo contro la Juventus.
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