A TMW Radio, durante Maracanà è intervenuto il grande Dino Zoff per parlare di Juventus, di Champions League e tanto altro.

Un pensiero su Lazio-Juventus:
"Certamente sono due squadre che tenendo conto delle penalità sono seconda e terza. La potenzialità dellr due è notevole. La Lazio sta facendo particolarmente bene, adesso ha trovato anche un'organizzazione difensiva notevole. La Juventus anche viene da un sacco di risultati positivi, credo sia una sfida molto aperta".

Che rilievo dà della performance delle squadre italiane nelle coppe?
"Dimostra che abbiamo potenzialità che esprimiamo di più all'estero. Il nostro calcio è spezzettato a dismisura, fuori ce la giochiamo di più e superiamo anche avversarie quotate. I numeri sono numeri, la fortuna può capitare ma se tutte sono lì vuol dire che il potenziale c'è". 

Abbiamo ancora i migliori tecnici?
"Abbiamo il meglio da sempre. Il calcio può avere delle mode ma i numeri sono la verità".

Quale la squadra che ha più nel cuore?
"Io sono uomo di sport e non sono tifoso. Dove sono stato ho delle bei ricordi. Mi fa piacere vedere vincere le squadre dove sono stato. Ma per il resto dico vinca il migliore. Da bambino ero juventino, però credo che ho affetto per tutte le squadre dove sono stato, sono sempre stato trattato bene".

Il calciatore che le piace di più in Italia oggi?
"Kvaratskhelia sicuramente".

E il portiere che le piace di più?
"Siamo messi bene. Donnarumma ci ha permesso di vincere gli Europei, poi ci sono Meret, Provedel. L'importante è che non esagerino con i piedi, perché abbiamo visto i rischi. L'importante è parare, poi costruire dal basso".

In Lazio-Juve confronto tra Immobile e Vlahovic: da chi si aspetta di più?
"Immobile viene anche da un anno particolare ma i suoi numeri sono straordinari. Vlahovic le potenzialità le ha fatte vedere, è in un momento particolare, ma succede ai centravanti passare periodi del genere".

Nazionale: ha qualche consiglio per far sì che questa squadra torni ad essere protagonista?
"E' stato un controsenso vincere gli Europei e non andare ai Mondiali. Mancini fa bene il suo mestiere, magari è il prodotto che non va ed è in difficoltà. Convoca in tanti per vedere cosa è meglio, una volta era più semplice scegliere. Siamo usciti comunque anche per un rigore sbagliato, quindi c'entra anche la fortuna. Tecnicamente abbiamo un calcio discreto, superiore forse ai miei tempi, dove però c'erano le punte più determinanti".

Ci sarà il derby italiano in Champions. Chi deve temere di più la sfida?
"Credo siano preoccupate entrambe. Il Napoli ha fatto tutto favolosamente ma si è trovato in una partita che gli è andata male. Non vedo una favorita. Il Napoli ha dimostrato la sua forza ma questa partita ha dato più certezze al Milan, anche se il Napoli rimane favorito".

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