Giulini attacca: "Stop alle nazionali durante la pandemia. I calciatori li paghiamo noi"
Il presidente del Cagliari contrario ad amichevoli e Nations League
Il campionato é fermo ma le polemiche per le partite delle nazionali non si placano. Il Coronavirus non tende a fermarsi e come il mese di ottobre, il tema sulla sosta delle nazionali é abbastanza caldo. Infatti in molti sono contrari a questa sosta per andare a giocare in giro per il mondo come aveva anche sottolineato l'.ad dell'Inter, Beppe Marotta, fortemente contrario alla sosta. L'ultimo a lanciare l'allarme é stato il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, che ha specificato come amichevoli e Nations League siano inutili in piena pandemia.
Ecco le parole del presidente dei sardi, Tommaso Giulini contro ad amichevoli e Nations League: "Come tutte le altre società, siamo assolutamente contrari a queste convocazioni effettuate per disputare amichevoli o la Nations League". Giulini appoggia soltanto le gare valevoli per i Mondiali del 2022 e prosegue: "Posso capire invece che si vada a giocare per le qualificazioni al Mondiale 2022. Tutto il resto a mio avviso è superfluo".
Giulini evidenzia come i calciatori siano pagati dai club: “I calciatori sono pagati da noi, dai club. Il loro datore di lavoro è la società di calcio con la quale hanno formalizzato un contratto. Ripeto, credo che in questo momento per garantire la regolarità dei campionati sarebbe molto meglio che i giocatori restassero presso il luogo in cui prestano l’opera”.