Bove potrà tornare in campo? Le parole del prof. Castellacci
L'ex medico della Nazionale a “Radio Anch'io Sport” ha parlato sulla possibilità o meno che Bove torni in campo
Fiorentina-Inter doveva essere il big match della 14^ giornata del campionato di Serie A, infatti doveva perché quanto successo al 16' del primo tempo del match del “Franchi” con il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove che si è accasciato da solo per un malore, ci lascia ancora sconvolti con i calciatori di entrambe le squadre e gli spettatori presenti sugli spalti visibilmente preoccupati per quello che stava succedendo. Tempestivi sono stati i soccorsi in campo con il centrocampista viola che è stato prontamente soccorso e poi portato all' ospedale Careggi di Firenze. Per la cronaca il match è stato giustamente rinviato a data a destinarsi e potrebbe giocarsi nel mese di febbraio.
Bove tornerà a giocare? Le parole del prof Castellacci
Sul malore accorso a Bove in Fiorentina-Inter è intervenuto questa mattina l'ex medico della Nazionale Italiana, il prof. Enrico Castellacci, che durante la trasmissione radiofonica “Radio Anch'io Sport” su Rai Radio Uno si è espresso anche sulla possibilità che Bove possa tornare in campo.
"Il test d'idoneità è l'unica visita che ti permette di fare uno screening iniziale che può salvare tante persone. In Italia siamo molto rigidi in altri paesi ci sono visite molto più superficiali, in alcuni paesi neanche esiste e si dà solo la responsabilità al calciatore. Sono convinto che si abbia ragione in Italia, anche se salvi una sola persona, è una vita salvata ed è troppo importante". "Saranno solo gli accertamenti futuri che ci potranno dare un indirizzo sulla salute di Bove e poi sull'eventuale della prosecuzione dell'attività agonistica".
"Senza diagnosi non si può valutare il futuro agonistico di Edoardo. Sono felice che da noi ci siano delle procedure così rigide e così marcate, che fanno dell'Italia uno dei paesi all'avanguardia sulla salute dei ragazzi".
"Quanto a Bove non sarei pessimista, aspetterei con serenità gli accertamenti che verranno fatti nel prossimo futuro e poi vedere quali sono le possibilità. In quanto tempo si riuscirà a stabilire la dinamica dei fatti e le eventuali conseguenze? "Le prime 24-48 ore servono a chiarire le ipotesi più recenti. Se ci sono cause pregresse di tipo cardiovascolare e neurologico, ci vorrà qualche altro giorno per indagini approfondite".
Bove, il primo referto medico
"Il referto medico, al momento dell’ingresso in ospedale, parla di un arresto cardiaco dovuto a una torsione di punta. Tecnicamente, un tipo di aritmia in cui il cuore batte in modo rapido e irregolare. Il ragazzo, all’arrivo in pronto soccorso, aveva livelli di potassio basso nel sangue ed era stato defibrillato in ambulanza. Respirava e il cuore batteva. I primi esami a cui è stato sottoposto hanno escluso danni gravi al sistema circolatorio e al cervello. Ed è la buona notizia che chi vuole bene a Edoardo attendeva".
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