Mancinelli e Martin confermano: "Il PalaDozza è la nostra arma in più"
Mancinelli e Martin, in piena corsa per raggiungere gli obiettivi di partenza con le rispettive compagini, sanciscono l'importanza della Land Rover Arena
Ai margini dell’evento organizzato dal Gruppo Ghedini, alla quale hanno presenziato parte dello staff tecnico sia della Fortitudo Lavoropiù, sia della Virtus Segafredo, Stefano Mancinelli e Kelvin Martin hanno parlato ai microfoni dei giornalisti presenti. Di seguito un estratto delle loro dichiarazioni.Ad aprire le danze ci ha pensato il capitano dell’Aquila: "C’è un po’ di tensione nell’aria, ma noi siamo tranquilli. Con Ferrara non sarà una passeggiata: la crew biancazzurra non è ancora aritmeticamente salva. Riportare il team nella location più consona per la propria storia è un sogno; sono tornato sotto le Due Torri per centrare tale abbaglio. Futuro? Desidero pensare al presente. Bilancio personale della stagione? Per un cestista saltare la preparazione atletica è un massacro. Il pubblico? Divino. La differenza rispetto alle annate passate? Siamo istantaneamente decollati con l’adeguata marcia, bensì il calendario non fosse agile. La svolta? Già nelle prime 10 partite. Altresì il ko di Piacenza è stato decisivo: ogni tanto perdere aiuta. Timore dopo la sconfitta con Montegranaro? No. La Poderosa in quella circostanza ha meritato di trionfare. Battere il record della Yoga Bologna 1987-88 con solo 5 sconfitte? Festeggiamo, poi si vedrà. Rammarico per non aver conquistato pure la Coppa Italia? Dispiace, però con Treviso abbiamo balbettato fin dall’inizio".L’ala piccola delle VuNere ha continuato e concluso l’intervento affermando: "Sarà complicato risanare il gap con Nanterre , ma non impossibile. Dovremo concentraci maggiormente sulla difesa e sui rimbalzi. La cornice di pubblico al PalaDozza ci aiuterà: il gruppo ci crede. Recupero? Io lavoro ogni giorno: farò di tutto per riuscire ad essere dell'incontro, tuttavia è ancora presto per un chiaro report medico".
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