Mughini: "Juventus senza la Champions League? Un dramma peggio delle canagliate di Calciopoli"
Juventus-Milan, il tifoso bianconero Giampiero Mughini commenta la disfatta dei bianconeri in una lettera a Dagospia
Juventus-Milan, Mughini affranto per la sconfitta dei bianconeri. Non è un bel momento per la squadra di Pirlo che, dopo la sconfitta di ieri sera in casa contro i rossoneri, rischia seriamente di non qualificarsi alla prossima Champions League. Il noto opinionista e tifoso bianconero, Giampiero Mughini, ha commentato così la prestazione horror dei suoi beniamini in una lettera inviata al sito Dagospia: "In attacco la Juve ha fatto men che il solletico a una difesa del Milan magnificamente disposta e riccamente attrezzata. In attacco il Milan ha messo tre francobolli su altrettante raccomandate senza ricevuta di ritorno che si sono infilate nella cassetta postale della Juve sotto forma di tre gol uno più bello dell’altro. 0-3 e senza dire che il Milan aveva avuto un rigoretto (nel senso che il braccio largo di Chiellini era indiscutibile ma che il tiro cui lui si era opposto non avrebbe fatto del male a una mosca) che il nostro portierone polacco aveva parato di intelligenza e di talento. Ronaldo? Forse il peggiore in campo. Non azzeccava uno stop, un passaggio, un dribbling. Succede. Tali essendo le cose, la Juve rischia pesantemente di non arrivare tra le prime quattro squadre del torneo. Deve fronteggiare l’Inter in casa e poi ha due partite fuori casa. Arrivasse a pari punti con il Milan, i rossoneri avrebbero una migliore media gol (noi avevamo vinto 3-1, loro hanno vinto 3-0)".
Juventus fuori dalla Champions League? Il commento di Mughini
Mughini conclude: "Non ruberò altri minuti del vostro tempo per dirvi quello che sapete benissimo. Che una Juve distrutta a tal punto da non entrare in Champions sarebbe a un momento drammatico della sua storia, qualcosa di molto vicino a quando dovemmo ricostruire da zero dopo le canagliate di Calciopoli. Succede. Di dover ricominciare da zero dopo essere stati così meravigliosamente al vertice per nove lunghi anni. Succede. Nello sport come nella vita".