Inspiegabile il recupero assegnato da Maresca a Cagliari, giornata negativa per Irrati e Manganiello
Nella 16^ giornata di serie A, inspiegabile gli 8 minuti di recupero concessi da Maresca a Cagliari. Direzioni negative per Irrati, Manganiello e DoveriI soliti alti e bassi per alcuni direttori di gara ma ormai questa è diventata la norma. Irrati, Manganiello e anche Doveri a Genova nel derby, non hanno avuto una giornata positiva per alcuni episodi eclatanti e mal gestiti in campo. Di Bello e La Penna continuano nel loro stato di forma, Massa è in leggera ripresa, mentre Giua della sezione di Olbia ancora non convince. Juventus e Inter si ritrovano in coppia alla testa della classifica, ma attenzione, Lazio a soli 3 punti dalla vetta mentre la lotta per non retrocedere è sempre più avvincente e fino al termine avremo delle sorprese. La prossima giornata inizierà mercoledì 18 dicembre con Sampdoria-Juventus, quest’ultima sarà impegnata per la Supercoppa Italiana a Riyadh (Arabia Saudita) contro la Lazio. Arbitro designato è il teramano Calvarese, assistenti Costanzo e Peretti, IV° uomo Maresca, al VAR Mazzoleni e all’AVAR Giacomelli. Sempre Mercoledì sarà recuperata Brescia–Sassuolo che fu rinviata a causa del lutto per la morte del presidente Squinzi che colpì la società emiliana.
BRESCIA - LECCE (3-0): Arbitro Irrati di Pistoia (Tolfo - Galetto), IV° Calvarese, VAR: Rocchi, AVAR: Cecconi.
Brescia ritrovato o Lecce che ha fatto qualche passo indietro nel piano del gioco?
Altri 3 punti d’oro per i lombardi di Corini che ancora devono recuperare una gara contro il Sassuolo che si disputerà mercoledì 18 dicembre alle 20,45. Lecce che invece incassa un’altra sconfitta, sia per un buon Brescia ma anche per qualche svarione difensivo a cominciare d quello commesso dall’estremo difensore Gabriel.
20’: ho più di un dubbio in area salentina. Tackle prolungato tra il difensore giallorosso Dell’Orco e il centrocampista lombardo Romulo, quest’ultimo supera l’avversario il leccese allunga il piede all’indietro e sgambetta il brasiliano. Irrati è ben piazzato e fa proseguire come anche stranamente Rocchi oggi al VAR. Il fallo è netto e il penalty andava concesso.
NAPOLI - PARMA (1-2): Arbitro Di Bello di Brindisi (Bottegoni - Imperiale), IV° Marinelli, VAR: Fabbri, AVAR: Valeriani.
A Napoli si è proprio rotto il giocattolo e il cambio di allenatore (assurdo) da Ancelotti a Gattuso non ha avuto l’effetto sperato in campionato con gli azzurri che non ritrovano il passo della Champions. Attaccanti azzurri che sprecano azioni su azioni, ma anche un super Sepe ha fatto in modo che i partenopei siano usciti sconfitti ancora una volta tra le mura amiche.
Parma sornione che in contropiede ha fatto soffrire la difesa napoletana con un Koulibaly irriconoscibile.
Di Bello con un solo dubbio al 1’ di recupero oltre il 45’: Zielinski sta per entrare in area ducale senza possesso di palla, lo rincorre Hernani, il polacco cade appena entrato in area e il direttore di gara, distante e coperto dall’azione, immediatamente decreta il calcio di rigore per il Napoli.
Personalmente ho dubbi seri sul fallo, per me inesistente, perché è Zielinski che correndo eventualmente tocca la gamba sinistra del centrocampista parmense, ed inoltre, Fabbri al VAR richiama Di Bello dopo circa 3 minuti all’on field review, per vedere cosa? NULLA, non c’è nulla. Bastava un silent check tra Di Bello e Fabbri, il brindisino opta per il calcio di punizione al limite dell’area.
GENOA - SAMPDORIA (0-1): Arbitro Doveri di Roma 1 (Passeri - Carbone), IV° Valeri, VAR: Orsato, AVAR: Mondin.
Derby della Lanterna senza emozioni. Nel primo tempo non si registra un tiro in porta, ma parecchie sono invece le ammonizioni da parte di Doveri che ha avuto il suo buon da fare nel corso della contesa e per quanto mi riguarda, manca un bel rosso a Romero reo di aver colpito con un pugno il volto di Quagliarella al 25. Sia Doveri in campo, ma soprattutto Orsato al VAR, lasciano incomprensibilmente correre il grave episodio. Spero che il giudice sportivo riveda le immagini e prenda la dovuta decisione, queste sono vigliaccate che mi disgustano. La cura Ranieri continua a dare i suoi frutti.
HELLAS VERONA - TORINO (3-3): Arbitro La Penna di Roma 1 (Lo Cicero - Raspollini), IV° Abbattista, VAR: Chiffi, AVAR: Bindoni.
Non bastano tre reti di vantaggio fino al 68’ al Torino per uscire vittorioso dal Bentegodi. L’Hellas non molla e meritatamente conquista un punto insperato. Continua il buon momento dell’arbitro della sezione di Roma 1. Qualche banale protesta dei granata in alcune episodi, ma non mi soffermo perché c’è poco da analizzare.
L’unica azione che prendo in visione è quella che avviene al 66’. Bravo Chiffi al VAR a richiamare La Penna che nell’occasione aveva dato un calcio d’angolo al Verona. Siamo in area granata, Stepinski tenta di mettere un pallone al centro dell’area ma Bremer devia e mette in angolo. Chiffi richiama l’arbitro a rivedere l’episodio e si evince chiaramente che il difensore brasiliano con il gomito largo cerca la sfera e La Penna assegna il giusto calcio di rigore realizzato da Pazzini che dà il via alla rimonta veneta.BOLOGNA - ATALANTA (2-1): Arbitro Massa di Imperia (Liberti - Vecchi), IV° Sacchi, VAR: Nasca, AVAR: Meli.
Forse appagata dall’impresa in terra Ucraina e dalla qualificazione agli ottavi di Champions, l’Atalanta perde al Dall’Ara contro un Bologna determinato e convincente. Tre punti importanti per il prosieguo del campionato.
Massa dirige bene e non ha nessun problema di rilievo.
JUVENTUS - UDINESE (3-1): Arbitro Pasqua di Tivoli (Rocca - Baccini), IV° Volpi, VAR: Piccinini, AVAR: Di Iorio.
Gara senza storia all’Allianz Stadium di Torino e Pasqua, collaborato bene dai suoi assistenti, dirige una gara senza nessun affanno. A parte la rete annullata a Dybala per un tocco di mano visto da Rocca assistente nr. 1, non c’è altro da analizzare.
Udinese, vittima sacrificale in questa gara, non ha fatto altro che tentare di contrastare la corazzata bianconera senza riuscire nell’intento e grazie al pareggio dei nerazzurri a Firenze, la Juve riconquista la vetta della classifica in comproprietà con i milanesi.
MILAN - SASSUOLO (0-0): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Villa - Caliari), IV° Fourneau, VAR: Banti, AVAR: Costanzo.
Milan che non riesce a domare un Sassuolo che si difende bene e con un Pegolo strepitoso in diverse occasioni. Tante sono state le conclusioni verso la porta emiliana, ma l’unica che riesce a perforare la rete è stata quella di Hernandez al 30’. Manganiello convalida la segnatura, ma occorre l’intervento di Banti al VAR a far annullare la realizzazione. Dopo l’on field review del direttore di gara, la rete viene giustamente non convalidata e non si spiega il perché Manganiello non abbia annullato personalmente visto che era ben piazzato, visuale libera e controllo con il braccio di Kessié prima di passarla ad Hernandez che realizza. Il fallo era piuttosto evidente. L’arbitro piemontese non sta attraverso un buon periodo di forma, ma non solo per questo episodio, ma di tutta la gestione della contesa.
ROMA - SPAL (3-1): Arbitro Giua di Olbia (Preti – De Meo), IV° Ayroldi, VAR: Guida, AVAR: Fiorito.
I giallorossi affrontano il fanalino di coda Spal all’Olimpico e il primo tempo non è stato facile, addirittura gli spallini si portano in vantaggio sul finale grazie a un calcio di rigore netto per fallo di Kolarov su Cionek. Il serbo sgambetta l’avversario che lo aveva anticipato. Petagna realizza al 43’. Rigore che al di là della regola, andava ripetuto, perché l’attaccante prima di calciare ferma decisamente la sua corsa prima di calciare. La sensazione è che questa modifica alla regola non fa altro che penalizzare l’estremo difensore.
Ancora un calcio di rigore, ma questa volta per il vantaggio giallorosso al 64’: Dzeko, qualche metro dentro l’area ferrarese, riceva palla da Pellegrini ma Vicari con troppa vigoria mette giù il bosniaco. Giua, ben piazzato assegna il penalty realizzato da Perotti.
L’arbitro di Olbia dirige come suo solito, a tratti convincente ma spesso fuori fase.
FIORENTINA - INTER (1-1): Arbitro Mariani di Aprilia (Schenone - Vivenzi), IV° Giacomelli, VAR: Mazzoleni, AVAR: Paganessi.
Poco da dire sulla prestazione di Mariani: buona.
I nerazzurri, dopo un buon primo tempo, nel secondo lasciano le redini del gioco ai viola che nei minuti di recupero oltre il 90’ trovano un pari quasi insperato.
L’eliminazione dalla Champions martedì scorso ancora si sente sia sulle gambe, ma soprattutto nella testa dei milanesi che si fanno di nuovo raggiungere dalla Signora in vetta alla classifica.
CAGLIARI - LAZIO (1-2): Arbitro Maresca di Napoli (Longo – Di Vuolo), IV° Abisso, VAR: Pairetto, AVAR: Ranghetti.
Alla Sardegna Arena si è assistito ad una gara avvincente con due squadre degne di occupare le rispettive posizioni in classifica. Insomma, spettacolo agonistico in campo ed entusiasmo sugli spalti. Dopo l’uno a zero per i sardi, gli stessi potevano chiudere la contesa in diverse occasioni in contropiede ma imprecisione e stanchezza degli attaccanti e gli interventi di Strakosha, hanno fatto si che i laziali, ancora una volta, abbiano trovato solo nei minuti di recupero (eccesivi 7’ che poi sono diventati 8’) sia la rete del meritato pareggio, ma addirittura quello per strappare l’intera posta al Cagliari con Caicedo, l’uomo se cosi si può definire della zona “extra Cesarini”.
Maresca dirige bene e conferma il suo stato di forma ma rimane inspiegabile il così tanto recupero. Qualche protesta da parte laziale per qualche contatto in area rossoblù, ma non c’è nella da sottolineare.
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