Moncalvo sul Caso Suarez: “Vergogna, solo per la procura non è una farsa. Paese delle barzellette”
Il giornalista ha espresso il suo pensiero sul Caso Suarez e sul coinvolgimento della Juventus
Intervistato da da Radio Punto Nuovo, il giornalista Gigi Moncalvo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni circa il Caso Suarez, vicenda che coinvolse la Juventus di Agnelli:
"Sono fortemente indignato per il caso Suarez, cosa che dovrebbe fare tutta l’Italia. Non si può chiamare Giustizia, è qualcos’altro. Non è che il giocatore si sveglia una mattina e decide di diventare cittadino italiano. Chi è che aveva interesse a far sì che Suarez facesse in tempi brevissimi questo esame? Solo la Juventus, che aveva bisogno di acquistare un centravanti. Dopo il caso i bianconeri hanno virato su Morata. Suarez poteva essere tesserato solo superando questo famoso test di Perugia. Paratici e l’avvocato della Juventus vengono intercettati inequivocabilmente chiedendo di intervenire sul Ministero degli Interni per accelerare la pratica. Lo stesso Paratici d’accordo con la filiera dell’Università di Perugia. Secondo costoro non sono elementi sufficienti. Quando prima c’era la vergogna le cose avvenivano in altro modo, facevano il processo, passava del tempo andando a finire a tarallucci e vino. Qui stiamo scendendo di più sulla scala della vergogna perché non fanno neanche il processo e archiviano direttamente. Perché parlavano Paratici e l’ex Ministra? Che strano. L’esame di Suarez è stato una farsa secondo tutti noi, secondo gli atti, secondo gli articoli che sono usciti. Ma solo per la Procura federale della Federcalcio non lo è stato. C’è solo da indignarsi e aspettare per vedere fino a che punto arriveranno le plusvalenze. Siamo di fronte ad un mondo del calcio sempre più malato, ormai siamo il Paese delle barzellette. Coppa d’Africa? Probabilmente non si giocherà”.