Paramatti in esclusiva: "Bologna sorprendente, ma era ora. Zirkzee? Ai miei tempi..."
L'ex difensore del Bologna ai nostri microfoni ha analizzato la stagione della squadra di Thiago Motta e parlato dell'immediato futuro
Ora lavora nel mondo immobiliare e gioca a golf, come molti ex calciatori. Ecco la nuova vita di Michele Paramatti, 6 stagioni trascorse al Bologna e una parentesi di due anni alla Juventus, nella quale ha fatto in tempo a mettersi uno scudetto in bacheca. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per chiedergli se questo Bologna, nonostante gli ultimi passi falsi, possa rinverdire i fasti della squadra che dalla serie B era arrivata in Coppa Uefa, anche grazie al suo apporto.
Zirkzee e gli altri
Michele, che giudizio diamo complessivamente alla stagione dei rossoblu sinora?
“C'è stata una programmazione, con acquisti mirati e azzeccati. Sorprende un po', però lo stavamo aspettando questo momento da quando è arrivato saputo, speriamo possano lottare fino alla fine per queste posizioni, dunque ben venga”
Si parla molto di Zirkzee, forse il maggior protagonista della stagione. E' anche vero che oggi appena qualcuno fa qualche partita buona vale già 40 milioni… tu cosa ne pensi?
“Infatti ai miei tempi bisognava fare qualche campionato ad alto livello per essere quotati! Beh è un attaccante che gioca per la squadra, ma è anche finalizzatore quando ha l'occasione. Lo vedo partecipe nel gioco di squadra, è un elemento interessante, giovane, di prospettiva, ma non so se possa giocare con un attaccante vicino però. Non so se renda meglio facendo entrare gli esterni e i centrocampisti piuttosto che avere un compagno vicino e avere spazi un po' più stretti. Probabilmente in seguito Motta lo proverà anche in questa veste, ma lo schema che per ora sta adottando con i due esterni che si inseriscono è positivo, mi ricorda un po' il sistema di Ulivieri con Andersson e Nervo e Fontolan sugli esterni”
Saputo, l'Europa e Thiago
A proposito di Saputo, da tempo ha promesso l'Europa, ma non è anche importante la gestione e la solidità della società e della squadra, in un tempo dove molti club saltano per aria?
“Saputo va sempre ringraziato, è venuto in una situazione delicata del Bologna, ha dimostrato pian piano di investire, di voler consolidare la società e la squadra, e i tifosi hanno bisogno di entusiasmo che viene dato un po' dai risultati e un po' dal bel gioco e dalle belle prestazioni. E questo è il traino per il divertimento dei giocatori. Tutte queste cose aiutano ad ottenere i risultati e avere entusiasmo. Penso che l'obbiettivo di Saputo sia non quello di speculare sul calcio ma di rendere la società autonoma, e ha trovato in Sartori un elemento importante che può scovare giocatori quasi pronti ed emergenti da valorizzare e monetizzare poi, oltre ai risultati che come abbiamo visto con i giocatori giusti arrivano”.
Saputo, Sartori, Zirkzee… ci manca solo un accenno a Thiago Motta: è già pronto per allenare una squadra di livello ancora più alto?
“Tutti sono pronti se viene data l'occasione per dimostrare di esserlo. Ha fatto la sua esperienza, ha fatto dei buoni risultati e ottenuto dei riscontri positivi per cui probabilmente è pronto per una grande squadra. Vediamo se accadrà o se vorrà tentare ancora un percorso di crescita con questo Bologna che sta tentando di affacciarsi alle coppe europee"