Bruno clamoroso: "Arbitrano contro il Lecce, Juve e Inter hanno peso politico"
Intervistato da Corriere Salentino, l'ex calciatore ha rilasciato le seguenti dichiarazioni
L'ex calciatore di Fiorentina e Torino, Pasquale Bruno, è stato intervistato da Corriere Salentino e ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla nostra Serie A e sulla sua carriera da calciatore. Ecco alcuni passaggi della sua intervista, raccolti per voi da Il Pallone Gonfiato, dove Bruno ha parlato di Lecce e Juventus, finendo per raccontare il suo difficile rapporto con Roberto Baggio:
“Stanno esagerando con il VAR perché un contrasto, una mano sulla schiena di un attaccante diventa rigore, invece dovrebbe essere l’arbitro a valutare la forza di questa manata. Il VAR va bene per il fuorigioco e tante situazioni, ma per certe situazioni soprattutto in area di rigore è una rovina. Danno dei rigori…a differenza dell’Inghilterra che il VAR c’è, ma lo usano tranquillamente e poche volte (…). Per quanto riguarda il Lecce e gli errori arbitrali contro, ciò è normale. Arbitri di poca personalità quando arbitrano le grandi squadre hanno paura, mentre quando arbitrano il Lecce non hanno questa paura e arbitrano contro, perché un conto è arbitrare il Lecce che ha poco peso politico e un conto è arbitrare la Juve o l’Inter, che hanno un peso politico importante”
JUVENTUS - “Situazione societaria Juventus? Io non faccio previsioni, perché bisogna vedere le carte. Sicuramente se c’è questa inchiesta qualcosa ci sarà sotto, ma vedremo alla fine. Difficile giudicare per noi comuni mortali un imbarazzo così grande per una società come la Juve. C’era una volta lo stile Juve, che adesso non esiste più. Io ho giocato nella Juve e ho avuto la fortuna di avere a che fare con grandi personaggi come l’avvocato Agnelli e Boniperti. Vedremo, certo è un momentaccio sia a livello sportivo che di affari”
“Allegri fa esaurire i tifosi in conferenza stampa, li esaspera perché non affronta mai il problema. E’ una Juve imbarazzante. Contro il Benfica poteva finire 6 o 7-1, poi hanno avuto quei 10 minuti d’orgoglio. Mourinho e Allegri sono grandi allenatori ma sono solo dei grandi gestori, loro non sanno dare un’identità alla squadra. Hanno vinto, ma andate a vedere che squadre avevano. Quando Allegri si trova una squadra normale, perché giocatori come Vlahovic, Chiesa, Locatelli, Gatti ecc. è tutta gente normale al quale devi dare un’identità, infatti i risultati si vedono. L’identità alla squadra la danno Sarri, Pioli, De Zerbi. Mourinho e Allegri pur essendo grandi allenatori, non hanno questa attitudine”
BAGGIO – “Baggio? Con lui ho avuto tanti problemi, ci odiavamo. Quando dissi che Baggio è stato il più grande giocatore italiano di tutti i tempi, lui mi mandò un messaggio tramite Zazzaroni dicendogli ‘salutamelo’. Ho apprezzato quel gesto perché tra me e lui non c’è stato mai feeling. Da parte mia c’era tanta cattiveria perché era l’unico modo per fermarlo. E’ stato un giocatore straordinario e lo ringrazio pubblicamente di quel messaggio. Alla fine a 60 anni ci stiamo riavvicinando”