In un’intervista rilasciata a Tutti Convocati su Radio 24 Gabriele Gravina ha avanzato alcune ipotesi per portar a termine il campionato. Il presidente federale si è anche espresso sul taglio degli ingaggi dei giocatori Dopo lo slittimento di Euro 2020: “Il rinvio degli Europei era un auspicio condiviso da tutti. Adesso abbiamo maggiori possibilità per posizionare alcune date a maggio e giugno sperando sia sufficiente per la deadline del 30 giugno” ha detto Gravina ai microfoni di Radio 24. Il presidente della FIGC ha avanzato alcune ipotesi per portare a termine la Serie A: “Priorità alle competizioni nazionali con possibilità di inserire date internazionali. Sappiamo che i campionati nazionali sono autonomi. Daremo priorità al nostro calendario. Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro Paese. Spingiamo sull'acceleratore dell'ottimismo. Lavoriamo su ipotesi del 2 maggio e di completare i campionati, eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30 giugno. Chiederemo anche la possibilità, nella malaugurata ipotesi di non riuscire a completare tutto entro fine giugno, che si possa sforare entro i primi 10 giorni di luglio. In caso non si riesca ricorreremo probabilmente all’opzione playoff e playout". Sul taglio degli stipendi dei giocatori si è espresso cosi: “Non deve essere un tabù e non può esserlo in questo momento di emergenza. Dobbiamo sederci tutti insieme a un tavolo, è un momento di crisi per tutti e l'emergenza vale per tutti. Siamo chiamati oggi a un gesto di grande responsabilità, dando dei contenuti a quel contenitore che chiamiamo solidarietà”.
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