Maldini: "Roberto Carlos messo da parte dall'Inter con un pretesto"
L'ex capitano rossonero ha rilasciato un'intervista a France Football
Interessante intervista rilasciata da Paolo Maldini a France Football. L'ex capitano rossonero ha parlato a 360 gradi della sua carriera, dei suoi idoli e della clamorosa cessione da parte dell'Inter di Roberto Carlos negli anni '90, in piena era Hodgson:
"Nel Milan mi sono spesso sacrificato per la squadra, sarei potuto anche essere un terzino sinistro migliore se non mi fossi preoccupato di quello che chiedeva l'allenatore. Ma è stato comportandomi come ho fatto, che ho raggiunto una stima ancora più alta da parte del mondo del calcio. La storia di Roberto Carlos all'Inter fa riflettere: è stato messo da parte con il pretesto che aveva difficoltà a difendere quando non era vero, era un giocatore difficile da sorprendere nell'uno contro uno".
IDOLI - "Il Mondiale del 1978 e' stato il primo che ho visto in tv e la storia di Cabrini è stata molto bella. Era giovane, aveva un aspetto solenne ed era stato fantastico! A Milano, poi, mi sono ispirato a Tassotti: non aveva un grandissimo fisico ma una tecnica raffinata. Ho sempre pensato che la tecnica, oltre alla forza atletica, potesse offrire una via d'uscita in situazioni complicate".
GLI INIZI AL MILAN - "Ho iniziato al Milan come ala destra - ha raccontato il direttore tecnico rossonero - ma dopo tre o quattro anni, in seguito all'infortunio di un compagno di squadra, sono stato arretrato nella linea difensiva e mi è piaciuto. Due anni dopo stavo già facendo il mio esordio in Serie A, proprio come terzino. Sono destro, ma non ho avuto troppi problemi a giocare a sinistra".