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Annuncio per euforici e depressi: sono finite le corse su quelle montagne russe che si chiamano precampionato. Da sabato si fa sul serio, meglio se ricordando le parole di Sergio Scariolo che, già esperto in materia, ha lui pure affrontato salite, con l'assenza di Mannion prima e l'infortunio di Udoh poi, e il bello di una discesa, perchè vincere contro Milano anche in precampionato non è cosa banale. Oggi è stata presentata la nuova stagione.

Si torna a Pesaro

Alla faccia del Covid che ancora ci tormenta, la Final Eight guadagna un giorno, diventando in pratica una Final Week, e torna a Pesaro dove due anni fa ci furono 30 mila presenze e poi, in seguito, i sospetti del sindaco Ricci: proprio il succeso della manifestazione potrebbe esseer stato il motivo di tanti contagi. Ma sono passati due anni e, come ha detto Petrucci, non si potrà cantare vittoria nemmeno quando sarà deciso che i palasport possono essere occupati per il 100% della capienza. Quel giorno, semmai, si tornerà finalmente a una certa normalità.

Il restyling del sito

LBA ha presentato il nuovo sito ufficiale del campionato, ovvero il robusto, e pure molto piacevole, aggiornamento di quello che oggi si chiama ecosistema anche se ha sempre lo stesso indirizzo www.legabasket.it. Parola d'ordine, e non c'erano dubbi, fan engagament, intesa come interazione continuamente cercata coi tifosi. Lo sappiamo che oggi l'impirtante è far partecipare, l'indifferenza è il nemico pubblico numero, e se per batterla si mettono in palio dei punti che valgono poi per trovare quello che si cerca in un catalogo dedicato, tanto meglio. Infront, advisor di Lba, ha fatto un gran lavoro ma... Detto che a questo punto è lecito aspettarsi delle social room nei palaport dove i tifosi possano avere esperienze uniche di sintesi tra momenti offline, in trinuna, e online, partecipando ad esempio, da spettatori, alle conferenze stampa, oltre tutto col beneficio di avere, il campionato, uno sponsor di settore in Fastweb, l'insistenza sul coinvolgimento dei tifosi che verosimilmente non sono al palazzo è in aperto contrasto con quanto abbiamo visto e quanto abbiamo sentito.

Mai raggiunto il 100% del 35%

In precampionato, nemmeno per la Supercoppa, a Bologna, con la Virtus in finale, abbiamo visto occupato il 100%del 35% dei posti disponibili. In parole povere: la gente è rimasta a casa sgonfiando gli appelli accorati del sistema che che continuato e continua a chiedere di poter aprire tutto ( anche con una certa ragione ). Dunque, il fan engagement va bene, va benissimo, ma sarebbe stato giusto anche indagare sul perchè la gente rimane a casa. Non è cambiato il basket, ma siamo cambiati tutti. Prima, forse, ci andavano bene bagni sgangherati e code davanti a pochi bar, oggi quello standard è lontano dalla nostra quotidianità da salotto. Prima, forse, ci andavano bene sedili scomodi e uscite dal palazzo al quarantesimo, il tempo appena per un saluto con gli amici. Oggi quelle abitudini sono lontane dal consumo di basket diventato abituale: statistiche per tutti, anche e soprattutto per chi non le capisce; interviste a fine partita che possono essere seguite solo da chi sta a casa, tutti sui social a commentare neanche fossimo il campionato della Torre di Babele. La ritualità ormai è solo televisiva: l'anno scorso, a palazzi vuoti, si spegnevano le luci per la presentazione delle squadre come ci fosse un tutto esaurito. Non esiste solo la Rete, eiste anche quella rete di abitudini, di passione coltivata in comune che è sempre stata tipica del basket. Per non parlare di un quasi inesistente Paralympic engagement: per i disabili andare alla partita non è sempre una esperienza facile come dovrebbe, e come ci hanno ricordato a Tokyo presentando il programma #WeThe15 i disabili sono il 15% della popolazione. Noi, e non voglio peccare di ottimismo, ci siamo sempre presi carico anche delle parti più picvcole della popolazione.

Primo giorno di ...Scola.

Presentazione di Luis Scola come amministratore delegato di Varese. Peccato veniale del General: ha parlato di progetto. Riscatto del General: ha parlato di un programma di cinque anni, la famosa ...Scola superiore, durante il quale lui, entusiasta, andrà a imparare dalla Nba tanto in materia di marketing, di sviluppo dei giocatori. Confesso: qualunque disegno avesse svelato, mi sarebbe stato comunque simpatico.. Mi è simpatico. Dobbiamo rivendicare la nostra via, come basket, a una bella argentinità che è parte della nostra storia. Come ha detto il Papa, noi siamo uno sport che guarda in alto.

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