Playoff Daily #20 La rivincita degli italiani. E di Djordjevic
La finale scudetto si sposta a Bologna, ma ci sono ancora tante storie da raccontare
Una foto che vale più di mille parole: Pajola è a terra, ha appena subito, perchè lo ha cercato con una difesa delle sue, uno sfondamento. Teodosic, Ricci e Abass lo ringraziano aiutandolo a rialzarsi, mentre Alibegovic esulta. Ogni partita è una storia, figurarsi una finale scudetto. La Virtus è in vantaggio 2-0: mentre l'Olimpia pedala in salita, la Segafredo è attesa adesso, attenznione alle parole, da un falso piano. Insomma la strada per lo scudetto è ancora lunga. Certo, il vantaggio è consistente, in entrambe le partite il dominio bianconero, fisioco e ancor più emotivo, è stato tale da assegnare, per evidenza, un vantaggio a Bologna, però Milano deve cambiare e cambierà con un turn over che forse nemmeno era previsto. Il ritorno del pubblico non aggiunge pressione, semmai ha stravolto dopo un anno di arene vuote la comunicazione tra i coach e i giocatori, che è tornata a essere gestuale invece che vocale.
Parola alla difesa
Mi è capitato di intervistare oggi per Oa Sport e Basket2U Frank Vitucci. Anche Brindisi , la sua confessione ha avuto un momento di svolta nella stagione. In casa era finita sotto di brutto con Treviso all'intervallo. Poi nella ripresa ha letteralmente ribaltato la partita. Vitucci è stato premiato, meritatamente, come coach dell'anno, ma una medaglia al petto se la può mettere anche Menetti se Treviso è stata capace di svegliare Brindisi e Virtus. La difesa di Djordjevic è sbocciata al Palaverde, ma evidentemente non è nata in quel momento. Oggi sul Corriere della Sera Daniele Labanti è molto preciso nel dare le pagelle: Djordjevic 9. Bisognerà chiedergli scusa ha scritto. Non credo che Sasha cerchi le scuse di qualcuno, semmai gli importa che la sua squadra continui sulla strada della difesa fanatica. Che, oltre tutto, sempre Vitucci ha ricordato aver messo in difficoltà già Brindisi, prima di Milano, abbassando le percentuali e proteggendo l'area in modo deciso. E decisivo.
Un leader, una squadra
Finora Teodosic si è messo nel sacco gli avversari: resiste Rodriguez, comunque non lucidissimo, è scomparso dai radar Delaney. Altri confronti diretti non ce ne sono proprio per un salto di qualità collettivo della Virtus. Ogni giocatore che va in campo conta. Per quello che fa e per quello che non fa fare agli avversari. Se il protagonista è riconosciuto, a chi dare l'Oscar per l'attore non protagonista ? Markovic, dopo una stagione strana, Covid e brutte partite, infortuni post sui social che sembravano essere diventati un atto di accusa, e il post successivo al licenziamento di Djordjevic che lo aveva fatto finire in castigo, è la nomination più consistente senza nulla togliere agli altri. Perchè un attore non protagonista deve essere un caratterista, avere un suo marchio di fabbrica. e Markovic ha firmato le due vittorie con logo tripla e palla recuperata.
Gli italiani che vincono
Con Tessitori ai box, sostituito dalla cooperativa in campo, bisogna comunque dire che gli italiani Virtus stanno vincendo il confronto diretto ancor più nettamente di quanto non stia facendo di suo Teodosic. Prima che si fermasse Tessitori, Djordjevic poteva tranquillamente mandare in campo un quintetto buono per la Nazionale con lui Pajola, Belinelli, Abass e Ricci. Lo stesso Djordjevic ha fatto notare che un nucloeo forte di italiani era il punto di partenza del suo programma, anche, ha aggiungto, nel rispetto della storia della Virtus. Non sono parole spese contro Messina che, mai abituato a questo fino in fondo, è finito di nuovo sulle montagne russe in modo paradossale. Esaltato prima di Colonia e a Colonia, adesso criticato. Forse, se c'è un Messina da criticare, più che l'allenatore, che ha dato 8 all'Eurolega della sua squadra, quello è il Ptresidente delle Basketball Operations che, in tutta evidenza senza il parere di altri dello staff che lo reindirizzassero, non ha considerato il peso del 6+6, ovvero ha gonfiato di peso la squadra per l'Europa ma non ha messo altrettanti centimetri e chili sotto canestro per l'Italia. Normale adesso che torni Tarczewski ad aiutare Hines, e Biligha, che è stato lui pure strapazzato dalla difesa, e dall'attacco, lui miglior difensore, della Virtus.