Terza sconfitta stagionale per la Juve. La Roma ringrazia e tiene a galla le ultime speranze per centrare il quarto postoLe maggiori motivazioni hanno fatto la differenza. Una Juventus poco affamata è crollata sotto i colpi di una Roma obbligata a vincere per continuare a cullare il sogno Champions. Gara molto intelligente degli uomini di Ranieri che hanno saputo aspettare per poi colpire nel finale. In un Olimpico finalmente pieno, è arrivata una vittoria che tiene in scia la truppa romana anche se Milan e Atalanta sembrano avere quel piccolo vantaggio che potrebbe bastare per rimanere davanti. I campioni d'Italia, a differenza dei match precedenti contro Inter e Torino,  sono partiti in maniera più aggressiva, e i due miracoli dell'ex Mirante hanno negato il vantaggio degli ospiti. I padroni di casa riuscivano però in ripartenza a creare problemi ad una Juve un po' distante tra i reparti, grazie alla spinta degli esterni El Shaarawy e Kluivert, che riuscivano ad allargare le maglie della difesa juventina per permettere a Pellegrini di inserirsi in maniera costante. Il giropalla bianconero risultava lento e permetteva alla Roma di compattarsi con più facilità, per la disperazione di Allegri in panchina. Dybala, tornato per la prima volta dopo l'infortunio nella notte sfortunata contro l'Ajax, è riuscito subito a prendere per mano i suoi. L'argentino è stato il punto di riferimento nella prima frazione muovendosi bene tra linee e riuscendo anche crearsi spazio per provare la conclusione, ma prima Mirante e poi i legni, hanno negato la gioia per il ritorno al gol, che manca dalla gara del 6 aprile contro il Milan. Dopo un inizio di gara a ritmi elevati, le due squadre hanno badato a non commettere errori e il fraseggio è risultato lento.Zaniolo, in versione trequartista,  non è riuscito a creare superiorità: nonostante il grande sacrificio del classe 1999, che ha provato a farsi vedere svariando sul tutto il fronte d'attacco, vere e proprie occasioni non ne sono arrivate, tanto meno palloni utili per Dzeko, rimasto in disparte durante l'arco della prima frazione. Molti errori tecnici da parte delle due squadre e le poche azioni pericolose arrivavano con spunti dei singoli, con Ronaldo da una parte ed El Shaarawy dall'altra che hanno provato a far male. Botta e risposta, col match che si è infiammato nel finale. Senza stimoli, nell'ultimo quarto d'ora i bianconeri hanno alzato il piede dall'acceleratore. Con l'acqua alla gola, la Roma invece ha tentato il colpo della disperazione, gettando il cuore oltre l'ostacolo. Il 4-2-3-1 messo in campo da Ranieri ha permesso di non soffrire le sortite dei torinesi e alla lunga lo sforzo dei romani è stato ripagato. L'ingresso di Under ha cambiato le sorti dell'incontro. Il talento turco ha dato freschezza alla manovra e dai suoi piedi è nato il gol del vantaggio di Florenzi, abile a sfruttare una bellissima triangolazione con Dzeko. Per il capitano giallorosso è arrivato il terzo centro in campionato, il più importante in questa travagliata stagione per il numero 24. La rete subita ha spezzato le gambe ai torinesi, incapaci di reagire per provare a recuperare. Il raddoppio nel finale di Dzeko serve solo per le statistiche. La Juventus non sa più vincere. Dopo i pareggi sofferti contro Inter e Torino è arrivato un ko che ha evidenziato ancora una volta le difficoltà della compagine juventina. Per la sesta gara consecutiva la porta non è rimasta imbattuta (non accadeva dal 2014): un fatto non usuale per una squadra che nella solidità del reparto arretrato ne fa il suo cavallo di battaglia. Il futuro di Allegri è ancora da scrivere e questo sembra minare le certezze nel presente.
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