Caso Juve, Bosco: "Ho perso il conto dei gol annullati. Troppi Varisti del cavolo con la puzza sotto al naso"
Il giornalista di fede bianconera si è soffermato sull'utilizzo sbagliato del VAR, soprattutto in ottica Juventus, in una lunga intervista al blog di Luca Gramellini
Andrea Bosco si scaglia contro l'utilizzo sbagliato del VAR nel calcio. Il giornalista di fede bianconera si è soffermato nel suo editoriale per Tutto Juve sul ‘famoso’ strumento usato dai giudici di gara per esaminare situazioni dubbie, ma che si è rivelato nella maggior parte dei casi una vera e propria arma a sfavore della Juventus. Di seguito le sue parole: “Continuate pure con questo regolamento, con questo Var, con questi arbitri scarsi. Che applicano il “regolamento“ punendo addirittura non più l'infrazione, ma l'intenzione. Con questi varisti del cavolo che con la puzzetta sotto al naso nell'ansia di risultare “decisivi“ arrivano a sbagliare il tracciamento delle linee. E sapete cosa c'è che manda ai matti? Neppure si può invocare l'errore tecnico. Il Var non commette errori. E' una chiavica che non combina di turche ma non può essere sindacato. Quindi: cornuti e mazziati”.
Bosco ha poi aggiunto: “Ci sono arbitri che sono un classico : con loro la gara finisce in rissa. Non per colpa dei giocatori . Per colpa loro. Arbitrare non significa tiranneggiare chi sta in campo. Altrimenti è inevitabile che finisca a donne di facili costumi. Un giocatore e un allenatore sanno quando subiscono un torto. Niente giustifica la maleducazione, il gioco violento, il comportamento truffaldino. Ma niente può giustificare il comportamento di arbitri che si reputano dei Padri Eterni e che viceversa risultano degli “gnomi“ quanto a valore tecnico. La Juve ormai per avere un gol valido ne deve fare almeno tre. Ho perso il conto dei gol, in questa stagione, annullati. Per carità tutti per “fuorigioco“. Ma ci sono “fuorigioco“ e fuorigioco .La Juve è una “cavia“ fatto oggetto di “attenzioni“ arbitrali senza precedenti nella storia. Quasi dovesse “pagare“ per una tirannia che le ha consentito di vincere nove scudetti di fila. Un calcio del genere è veramente repellente”.