Lotta alla Pirateria, la Serie A blocca Google Drive e YouTube: danno per molti siti regolari
Piracy Shield, sistema voluto dall'Agcom per contrastare le piattaforme illegali, manda giù il sistema di scambio di file di Google e una delle cache di YouTube
Google Drive e YouTube bloccati per errore: cos'è successo
Google Drive, uno dei servizi più utilizzati dagli utenti del web, che nulla a che fare con la piattaforma che dovrebbe essere bloccata, e una delle cache di YouTube, come verificato dal magazine Wired, nell'ultimo fine settimana, sono stati bloccati per errore dalla Piracy Shield. Il problema è adesso stato risolto, ma sul web ci sono stati forti polemiche: tantissimi utenti si sono ritrovati un messaggio che segnalava come “L'accesso al seguente sito che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d'autore è stato disabilitato”.
Certamente, come riporta La Stampa, qualcosa non ha funzionato: in teoria sarebbero i broadcasters che detengono i diritti, a segnalare i siti che trasmettono illegalmente i loro contenuti. Una volta fatto ciò, vengono automaticamente bloccati entro 30 minuti dai provider. in realtà esiste una lista di ricezione di risorse online, che conterrebbe migliaia di elementi, ma a quanto pare in questa White List, non ci sarebbe Google Drive, il cui blocco può fermare la fruizione di alcuni servizi.
Gli utenti hanno segnalato come Piracy Shield, abbia bloccato centinaia di indirizzi Ip professionali. Fra questi, quello di Imperva/Incapsula, servizio di Cdn, usato da moltissime aziende.
Nel mirino finita la sfida fra Juventus e Lazio
Poco prima del match fra la Juventus di Thiago Motta e la Lazio di Marco Baroni, terminata poi col punteggio di 1-0 per i bianconeri, grazie all'autorete nel finale del difensore spagnolo biancoceleste Gila, è partita la segnalazione. Fortunatamente, essendo un sabato sera, il blocco ha provocato meno danni rispetto per esempio ad un giorno feriale, quando centinaia di migliaia di persone usufruiscono di Google Drive.
Il Codacons è già sceso in campo, annunciando la presentazione di un esposto alla procura di Roma, chiedendo il sequestro del sistema Piracy Shield. “Quanto accaduto - riferisce l'associazione dei consumatori - è gravissimo, e rappresenta un precedente pericoloso a danno di una platea enorme di utenti”.
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