Dopo la bruciante sconfitta contro il Benevento, giunta per errori della difesa dopo 70 minuti giocati ad alti livelli, per il Catania è tempo di tornare a fare risultato tra le mura amiche. Domani pomeriggio alle 15 al Massimino arriva la Juventus U23, rinvigorita dalla cura di Massimo Brambilla dopo la falimentare gestione tecnica targata Paolo Montero.

Il tecnico Mimmo Toscano sa benissimo che i suoi ragazzi devono riprendere a fare punti per condurre un girone di ritorno appena iniziato con tre punti in due partite al galoppo. 

Domenico Toscano
Domenico Toscano (ph. cataniafc.it)

Per 70 minuti a Benevento la squadra che piace a Toscano

Faccio mea culpa? Non ricordo. Che abbiamo fatto una grande partita a Benevento è un dato di fatto. Forse è stata una delle migliori, dove ho visto per 70 minuti la squadra che piace a me, con quel coraggio, quella personalità, quel ritmo e quell'aggressività in un campo difficile come quello della capolista. Quella è la squadra che piace a me, poi è normale che l'amarezza del non risultato fa passare in secondo piano la grande prestazione che abbiamo fatto. A noi manca quella continuità, lo diciamo sempre, tra partita e partita e durante la partita. Dobbiamo lavorarci assolutamente perché è un peccato non portare a casa una vittoria, non un pareggio, in un momento così determinante che poteva cambiare il corso della partita e del campionato soprattutto. Questo è il nostro rammarico e su cui dobbiamo lavorare continuamente, perché la continuità che è mancata dalla prima giornata a oggi a questa squadra. La società è ambiziosa, non so quando, ma prima o poi porterà il Catania in Serie B. Abbiamo attraversato sei mesi affrontando situazioni e dinamiche di ogni tipo ogni settimana. La società è consapevole di questo, che bisogna risolvere e migliorare certe situazioni. L'importante è ridurre il tempo nel migliorare e cambiare certe situazioni, perché così sicuramente la continuità di risultati e affrontare certe partite con meno difficoltà porta qualche punto in più. Come ho mandato messaggi positivi a partita in corso a chi ha determinato il risultato devo dire anche la verità che a Benevento chi è entrato poteva e doveva fare molto di più. Che il risultato sia stato determinato anche da errori individuali è evidente e soprattutto io chiedo sempre che nella nostra area di rigore il riferimento dell'uomo e la marcatura devono essere serrati. Sia sul terzo che sul secondo gol potevamo fare molto di più se a livello indivduale avessimo commesso meno errori. Sul primo è stato un ribaltamento di fronte, forse se Anastasio avesse fatto una corsa più veloce o avesse realizzato che la palla potesse arrivare a Lamesta si poteva evitare, ma il secondo e il terzo gol dal punto di vista individuale gli errori sono stati più marcati.

Cercare di capire cosa si può fare in questo momento

Nel calcio di oggi, anche ad altri livelli, gli infortuni sono all'ordine del giorno. La nostra sfortuna è che molti si sono concentrati in un solo reparto, a volte per squalifica e altre volte per infortunio siamo stati poco fortunati. La squadra anche a Benevento ha dimostrato di stare bene fisicamente, gli unici indisponibili sono Luperini, Bethers, Di Gennaro e Sturaro, quindi in qualche reparto abbiamo recuperato qualche calciatore. Io ho visto una squadra che ha dato ritmo alla partita per lunghi tratti, poi se i cambi avessero tenuto quel ritmo magari il risultato sarebbe stato diverso. Dal primo minuto non credo che Di Tacchio ci sarà perché ha avuto una settimana terribile con un virus terribile, ieri e oggi ha cercato di recuperare un po' di energie, è debilitato, ma sarà disponibile per uno spezzone di partita. La società sa cosa bisogna cambiare e migliorare, il direttore sportivo sta lavorando per capire cosa si può fare in questo momento, che è la cosa importante. Ci auguriamo che le cose che si devono fare e che si devono migliorare si possano fare nel più breve tempo possibile e avere quei miglioramenti che abbiano individuato nel girone d'andata per caratteristiche, per fisicità, per ruoli dove mancano numericamente dei difensori che servono data l'assenza di Di Gennaro per più di un mese. Quindi in questo momento stiamo cercando di capire cosa si può fare. Concentriamoci sulla partita di domani perché ho avuto la fortuna di incontrare la Juventus U23 nella passata stagione e il percorso e la filosofia di questa società ti dice che nel girone d'andata è una squadra e che nel girone di ritorno è un'altra squadra. Ma è normale che facendo giocare dei 2006 o 2005 hanno bisogno di tempo per crescere, anche l'anno scorso hanno fatto un girone di ritorno importante. Vengono da un filotto di partite dove hanno fatto tanti punti, è una squadra tecnica e fisica. Possono pagare un pochino di inesperienza, ma la possono pagare se tu metti la tua esperienza e fai sentire il peso del Massimino e del Catania. Una squadra che ti deve fare tenere le antenne ben dritte.

Accorciare il tempo di costruzione della squadra

Cerco nei giocatori tanta fame, tanto sacrificio, tanta disponibilità nei confronti della squadra. Poi nelle qualità tecniche e tattiche ci si può lavorare, ma queste sono caratteristiche che metto alla base io. Ci sono degli esuberi che ti pesano e che bloccano un pochettino il mercato. Io in questo momento devo fare l'allenatore, ogni allenatore porrebbe le condizioni ideali non solo di mercato o di squadra, ma in generale. Quando non ci sono ti devi adattare e devi cercare il meglio tra quello che hai a disposizione. Poi se arriverà chi abbiamo deciso che possa migliorare questo organico per tanti aspetti bene. Io cerco di allenare la squadra a tirare fuori il massimo del potenziale. Poi se si vincerà o non si vincerà vuol dire che il potenziale non era all'altezza per vincere il campionato o che ci vorrà del tempo per costruire quel potenziale. Poi è facile dire vincere, vincere e vincere. Troppo semplicistica la cosa, non si vince solo col mercato, ma costruendo giorno dopo giorno. L'esperienza mi dice che difficilmente dopo un anno di rivoluzione totale puoi essere altamente competitivo soprattutto con una società giovane come questa. A risolvere tante problematiche e dinamiche che ti possono poi portare a essere altamente competitivo. Il nostro obiettivo è accorciare questo tempo di costruzione, perché più lo accorciamo più la probabilità di portare il Catania in Serie B sarà alta. 

Quaini sostituto di Di Gennaro per condizione psicofisica

Non c'è da dire niente ai tifosi perché l'amore che dimostrano per la loro squadra ti porta a dire che devono sostenere la squadra e i colori. Non devono mancare mai l'impegno, la partecipazione. Si può sbagliare un passaggio o un gol, ma la voglia di vincere non deve mai mancare. La condizione psicofisica mi porta a scegliere Quaini come sostituto di Di Gennaro nel ruolo di centrale. Poi che Castellini ha dimostrato che possa giocare a destra e a sinistra con un rendimento costante è una variante che ti permette di spostarlo in base all'avversario che affronti da destra a sinistra. Poi gli altri io credo che col Sorrento e col Benevento per il numero di gol presi soprattutto a Benevento di pericolosità della squadra avversaria ce ne sia stata poca. Farroni ha fatto pochi interventi determinanti, ha fatto il massimo sul terzo gol per arrivare sulla palla. In questa due partite di azioni pericolose e clamorose ce ne sono state ben poche. Credo che la difesa si stia comportando bene, come centrocampo e attacco. Ierardi non gioca perché vedo meglio chi sta giocando adesso per caratteristiche, aggressività e costruzione. Ora vedo meglio questo terzetto. Nel ruolo che ha ricoperto a Benevento vedo Carpani domani, ma ripeto tutta la squadra per 70 minuti ha fatto quello che ho chiesto, anche nelle due fasi di gioco. Il rammarico è aver perso Jimenez in un momento della partita dove le sue qualità potevano abbassare i ritmi del Benevento, poi ci sta che il ragazzo abbia fatto tante partite consecutive di grande livello, sia fisico che tecnico, ma la squadra ha fatto bene. Speriamo di aver cambiato il trend in casa, non si deve parlare indietro. Le partite non si possono sbloccare sempre subito, durano 95 minuti. Se sei in partita e non ti fai condizionare dall'aspetto casalingo partiamo da quello. I ragazzi stanno crescendo, sia Forti che Allegra. Forti lo rivedo in un calciatore che negli passati è cresciuto in modo esponenziale in due-tre mesi. Parlo sempre con i ragazzi, devono aspettarsi l'opportunità. La crescita di Forti e Allegra è motivo di orgoglio per lo staff perché crediamo tanto nei giovani.

Intanto ecco la lista dei convocati per la gara di domani. Tra gli indisponibili figura anche Adriano Montalto, alle prese con un affaticamento muscolare:

3 Alessandro Celli 
6 Francesco De Rose 
7 Francesco Di Tacchio 
9 Roberto Inglese 
10 Kaleb Joel Jiménez Castillo 
11 Filippo D'Andrea 
12 Damiano Butano 
13 Alessandro Farroni 
14 Luca Verna 
16 Alessandro Quaini 
19 Alessandro Raimo 
20 Gianluca Carpani 
21 Matteo Stoppa 
23 Gabriel Antonio Lunetta 
24 Ertijon Gega 
27 Alessio Castellini 
33 Armando Anastasio 
36 Oscar Santo Allegra 
37 Carmelo Forti 
39 Lorenzo Privitera 
44 Davide Guglielmotti 
68 Mario Ierardi

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