A San Siro vince l'equilibrio. Milan e Torino non vanno oltre lo 0-0
Il riassunto del posticipo serale della 15^ giornata tra Milan e Torino. A San Siro regnano intensità ed equilibrio: 0-0 e classifica invariataIl posticipo serale della 15^ giornata pone di fronte, a San Siro, il Milan di Gennaro Gattuso e il Torino di Walter Mazzarri. Se, da un lato, i rossoneri, vincendo, potrebbero scalare la classifica portandosi ad una sola lunghezza dall’Inter, i granata, dall’altro, agguanterebbero la Lazio al 4° posto conquistando la tanto ambita zona Champions. Gattuso dispone il proprio Diavolo con il 4-4-2 atteso già dalla vigilia del match: Calabria, Abate, Zapata e Rodriguez compongono la retroguardia a protezione di Gigio Donnarumma; Bakayoko, Kessie, Suso e Calhanoglu devono dare quantità e qualità al centrocampo meneghino, mentre le chiavi della manovra offensiva sono affidate alla coppia Cutrone-Higuain - rientrante, quest’ultimo dopo le due giornate di squalifica rimediate al termine del match con la Juventus -. L’avvio della gara non è di certo dei migliori per la formazione di casa, particolarmente compassata, per ben 25 minuti di gioco, davanti alla fisicità e al possesso palla degli avversari. Non è un caso che Donnarumma debba esibire i propri strepitosi riflessi già al 5’, smanacciando miracolosamente in corner il colpo di testa da distanza ravvicinata di Iago Falque, ben imbeccato a sua volta dal preciso cross di Ansaldi dalla sinistra. All’11’, Meité sfrutta l’autostrada centrale lasciata dai rivali con tanta quantità e poca qualità: la corsa del centrocampista francese si infrange, infatti, su un sinistro forte ma impreciso che non impensierisce minimamente il numero 99 rossonero. I numerosi recuperi della sfera dell’insaziabile Cutrone fanno da ossimoro alla calma quasi imbarazzante di tutti i suoi compagni: al 17’, allora, è Belotti a sfiorare l’1-0 con un destro al volo di poco alto, sul bel traversone, dalla sinistra, di Rincon. Per apprezzare la prima risposta del Milan bisogna aspettare il 25’, quando Suso lascia sul posto Djidji sulla destra e offre di destro una palla al bacio per Calhanoglu, anticipato dal provvidenziale recupero di Izzo poco prima della conclusione. Otto minuti più tardi, l’eccessiva voglia di tornare al gol offusca la visuale a Higuain, che, dopo un geniale velo di Cutrone, cerca un destro improbabile dal limite dell’area al posto di servire sulla destra il solitario Suso. Il risultato? Una potenziale occasione da rete sventata prima da Izzo e poi da Sirigu, provvidenziale nello spedire in corner la ribattuta a colpo sicuro di Cutrone. Al 41’, è Belotti a reagire alla crescita rossonera con un destro radente deviato prima da Zapata e poi, in angolo, da un eccellente Donnarumma. Il primo tempo si chiude con due nitide palle-gol per i padroni di casa, sprecate, tra il 46’ e il 47’, dagli imprecisi Suso e Higuain: il destro ciabattato, da ottima posizione in area, dello spagnolo, fa da preludio alla frettolosa scelta del Pipita di concludere verso la porta avversaria in un clamoroso 3 vs 2 a favore dei rossoneri.
La ripresa si apre sulla falsa riga del primo tempo: all’iniziale quarto d’ora di tinta granata segue, infatti, la presa del campo da parte del Milan. Al 72’, Izzo si rende protagonista di un fatale anticipo, in area, su Samu Castillejo, chiamato in causa, un minuto prima, da Gattuso al posto di un ancora scialbo Calhanoglu. All’82’, dopo un bel recupero palla di Bakayoko ai danni di Meité, è Suso a tentare invano di andare a segno con un destro che si infrange sull’esterno della rete avversaria. Cinque minuti più avanti, Cutrone sbaglia incredibilmente un gol già fatto calciando male, di sinistro, una sfera che si perde lontanissima dalla porta difesa da Sirigu. A nulla serve il successivo forcing dei rossoneri, costretti a riempire il proprio bottino di un solo punto al triplice fischio finale di Orsato. Il Diavolo fallisce, così, l’avvicinamento alla terza posizione occupata dall’Inter, e rimane ancorato al 4° posto di una classifica cortissima, a una sola lunghezza di vantaggio dalla Lazio.
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