Fifa, Uefa e Ifab discutono il piano-ripresa del calcio. Dalle date dei campionati e delle coppe europee ai regolamenti di gioco, passando per il mercato Se l’orologio calcistico riprenderà a scoccare lo deciderà solo il…Covid 19. L’intenzione di riavviare la stagione sospesa a causa dell’emergenza nazionale è ben salda nei massimi vertici di FIFA, UEFA ed ECA. Vietato farsi cogliere impreparati in un futuro prossimo, motivo per cui gli organi di governo del calcio sono intenti a discutere e studiare tutte le possibili modalità di ripartenza e completamento delle competizioni nazionali ed europee. Vediamo nel dettaglio quali sono. Uno dei due scenari prevedrebbe una conclusione dei campionati precedente al riavvio di Champions League ed Europa League: i primi si disputerebbero, infatti, nei mesi di giugno e luglio sino agli inizi di agosto nel peggiore dei casi. Le coppe riprenderebbero solo successivamente.  La seconda ipotesi si tradurrebbe in un contemporaneo svolgimento dei campionati e delle competizioni europee. Nello specifico, per quanto concerne le coppe, l’Uefa sta valutando quattro modalità di svolgimento  in base al tempo che emergenza e campionati lasceranno valido. Una versione integrale delle Coppe con i 17 match rimanenti tra ritorni degli ottavi e finale; un adattamento ridotto a sole 11 partite secche; una rielaborazione del calendario attraverso le final four e una attraverso le final eight, entrambe in un’unica sede. Degna di nota è, inoltre, la decisione dell’Uefa sull’ammissione alle coppe della prossima stagione delle squadre che chiuderanno nelle prime posizioni il campionato 2019/2020. Se le competizioni nazionali verranno portate a termine, i problemi verrebbero meno. Se, invece, i Governi non autorizzeranno la ripresa dei giochi, l’Uefa sarebbe inerme sul da farsi ma potrebbe anche non ammettere i team occupanti la parte alta delle classifiche alle coppe. Non è un caso che le Federazioni belga e scozzese sono chiamate a ufficializzare nel minor tempo possibile la decisione di fermarsi sino alla prossima stagione o, in caso contrario, a formalizzare il passo indietro e l’eventuale ripartenza dei campionati. Tutti i segretari federali europei discuteranno questo argomento con l’Uefa nella videocall fissata per il 23 aprile. Si passa, quindi, ai regolamenti di gioco discussi negli ultimi giorni dall’International Football Association Board. In caso di una ripartenza del calcio, infatti, i giocatori disputerebbero un numero inverosimile di gare in un tempo eccessivamente ridotto. Ifab e FIFA stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di portare le sostituzioni previste in ogni singola partita a 5, di cui 3 concessi nei tempi regolamentari e ulteriori 2 in quelli supplementari. Nelle coppe, è già autorizzato un quarto cambio nelle frazioni suppletive, ragion per la quale potrebbero arrivare a 6 in totale le sostituzioni nelle gare in questione. Capitolo mercato: Gianni Infantino ha già suggerito pubblicamente di allungare i contratti in scadenza sino al termine effettivo della stagione calcistica (che conseguentemente non sarebbe più il 30 giugno qualora i campionati ripartissero e si concludessero come da auspicio).  I giocatori in scadenza non possono essere obbligati a restare nel club di attuale appartenenza oltre il 30 giugno. Qualora un giocatore non si accordasse con la sua società, ci si dovrebbe attenere alle leggi sportive e del lavoro nazionali e rivolgersi solo successivamente alla camera di risoluzione Fifa. Svincolarsi in anticipo sarà, difatti, quasi impossibile. Il mercato verrebbe in tal modo regolato: a ogni calciatore in scadenza sarebbe permesso trasferirsi  da un campionato non ancora concluso la stagione a uno già completato. Vietato il trasferimento inverso.
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