Maignan 6: al 14' legge bene la traiettoria a giro di Svanberg dalla trequarti. Al 22' chiude lo specchio ad Aebisher. Al 26' sventa il destro insidiosissimo di Barrow con un super intervento in corner. Sufficiente.

Calabria 6: al 29' confeziona una generosa sponda al bacio da Giroud ma mira alle stelle dal centro dell'area rossoblù. Al 61' incrocia bene il destro sulla verticalizzazione di Leao ma manca il gol per questione di centimetri. Spesso in difficoltà al cospetto delle azioni corali dei rivali. Dal 75' Florenzi 6: entra in un momento della partita concitato e spezzettato dai numerosi fischi arbitrali. Non incide come dovrebbe in un match segnato dalla scarsa lucidità del Diavolo.

Kalulu 6,5: dopo appena tre giri d'orologio rischia di fornire di testa l'assist per il vantaggio rossonero, peccato che il compagno di reparto Tomori non riesca a offendere Skorupski nel cuore dell'area piccola felsinea. Il migliore in campo tra i ragazzi allenati da Pioli. E' lui la certezza da cui ripartire (e farlo in fretta). 

Tomori 6: al 3' manca la zampata dell'1-0 sotto porta su sponda aerea di Kalulu. Al 40' è un centometrista nel ripiegare su Svanberg chiudendo lo svedese sul più bello dopo l'ottima combinazione con Arnautovic. Soffre più del previsto la fisicità del 9 austriaco. 

Hernandez 6: un treno impossibile da fermare in fase offensiva, un trattore ingolfato in quella di ripiegamento. La doppia faccia del terzino francese, nel primo tempo, può tramutarsi nel volto da protagonista al 33'; peccato che il missile lasciato partire dai venticinque metri non trovi la porta avversaria per questione di centimetri. Nonostante le folate offensive siano tante, l'eccessiva frenesia e gli improvvisi deficit al momento dell'ultimo passaggio sono notevoli. 

Tonali 6: un diesel in crescendo la prestazione del numero 8 rossonero, inizialmente in difficoltà nel tappare i buchi difensivi lasciati da Hernandez, successivamente più preciso nel distribuire ordine a centrocampo e nel raddoppiare sui portatori di palla rivali. Peccato che la sua prestazione non vada mai oltre la sufficienza. 

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Bennacer 6: accompagna le azioni d'attacco meneghine con continuità. Inversamente proporzionale la funzionalità dell'algerino in difesa, dove i raddoppi stentano ad arrivare dalle parti di Calabria. Al 69' impegna Skorupski con una conclusione insidiosa dalla trequarti. Dal 70' Kessié 6: nonostante i fischi dei sostenitori rossoneri per le note vicende di mercato, l'ivoriano contribuisce nel dare equilibrio alle azioni dei suoi, mai sfilacciati nei reparti dal momento della sua entrata in campo. 

Messias 4,5: dire nullo è un eufemismo se si considera lo spessore e la valenza del match di San Siro per l'intero popolo rossonero. Dal 46' Rebic 6: al 68', ben imbeccato da Leao, sbaglia clamorosamente la girata il suo sinistro sorvola la traversa. Al 95' impegna e non poco Skorupski di testa sull'angolo battuto dalla sinistra da Theo Hernandez. La sua voglia di incidere nella partita si schianta contro l'opacità del nervosismo per le poco sportive ma legittime perdite di tempo degli avversari.

Diaz 5: lento, macchinoso, impreciso e spesso fuori posizione. Lontanissimo parente del numero 10 che il 5 febbraio ha contribuito alla vittoria del Milan nel derby contro l'Inter.

Leao 6: controlla, sgasa, lascia sul posto gli avversari. La fascia sinistra è inconfutabilmente il suo territorio, peccato, tuttavia, che il portoghese scivoli spesso sul più bello. Al 16' fallisce l'1-0 sparando alta la sfera dal cuore dell'area di rigore. Al 47' perde il duello con Skorupski dopo un assolo da paura da una fascia all'altra del campo. Al 72' allarga troppo il destro a giro dopo l'ottima discesa di Ibra sulla fascia. Sempre bello da vedere, ma quest'oggi inconcludente.

Giroud 6: generosità e voglia inversamente proporzionali al cinismo sotto porta. Al 41' impegna per la prima volta nel match Skorupski con un bel colpo di testa sul cross dalle retrovie di Hernandez. Sul finire del primo tempo va ancora più vicino all'1-0 su assist dal fondo di Tonali, ma Skorupski è mostruoso nel dire di no alla conclusione aerea del francese. Dal 70' Ibrahimovic 5,5: al 92' svetta in area sul cross di Kalulu ma di testa spara alto davanti al disappunto del pubblico di casa. Dallo svedese è lecito e doveroso aspettarsi di più. 

Pioli 5,5: l'unità del gruppo resta la base da cui ripartire dalla prossima partita contro il Torino. Con quello di oggi, tuttavia, diventano troppi gli stop improvvisi e inaspettati del suo Milan, specie contro squadre di medio-bassa classifica. Contro il Bologna il tecnico parmigiano non è mai riuscito ad esportare la tensione e la frenesia dalla testa dei suoi ragazzi, che si ritrovano a un solo punto di vantaggio sul Napoli. Il processo di crescita del Milan non può non passare da una vittoria contro il Bologna tra le mura amiche in questo momento della stagione. 

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