Chi l'avrebbe mai detto?Eppure è proprio così: il Barcellona è in crisi, tanto che lo scorso anno Messi è stato ceduto. Secondo quanto riportato da SportMediaset, a parlare in questo momento difficile è stato proprio il vicepresidente dell'area economica del club Eduard Romeu, che ha così dichiarato:

"Il patrimonio netto è in negativo per 500 milioni di euro, esattamente la cifra di cui abbiamo bisogno per salvare il Barcellona"

Il club deve subito urgentemente trovare una soluzione per finanziare un mercato fatto di obiettivi importanti come Lewandowski e Romeu prosegue:

"Se non facessimo nulla si potrebbero aggiungere a questo corso circa 150 milioni di perdite.Questa situazione deriva dall'eredità che ci hanno lasciato, dalle cose che sono state fatte, ma sono state fatte male e da quelle che non sono state proprio fatte". 

La soluzione migliore sembrerebbe quella di cedere alcune quote di Barça Licensing e Merchandising, la società di proprietà del club che controlla la parte di retail, e di Barça Studios, l'unità che si occupa della creazione e della distribuzione del materiale audiovisivo.

"Per BLM abbiamo un’offerta di 275 milioni di euro. È una buona offerta, ma per noi non basta. Per ottenere più soldi abbiamo bisogno di tempo, che è la grande spada di Damocle che abbiamo. Tempo e pazienza. Dopo tre anni consecutivi di perdite, la situazione deve essere ribaltata"

Continua così a spiegare Romeu, ma la cosa più semplice sarebbe stata accettare l'accordo con CVC Capital Partners, società finanziaria britannica specializzata in equity. Il Barcellona è uno dei tre club spagnoli, assieme a Real Madrid e Athletic Bilbao, che lo scorso marzo aveva rifiutato l'accordo tra CVC e LaLiga, che prevedeva di fornire quasi 2 miliardi di euro alle società spagnole di prima e seconda divisione alle prese con le difficoltà economiche portate dal Covid.

Il vicepresidente dell'area economica ribatte e conclude:

"Ci avrebbe permesso di mettere fine allo squilibrio patrimoniale, ma sia l'offerta de LaLiga, sia quella fatta direttamente a noi, erano entrambe vincolanti. Avremmo fatto in un anno quello che avevamo programmato di fare in cinque. Ci saremmo alzati in Assemblea e avremmo trionfato. Ma avremmo lasciato il club peggio di come l’abbiamo trovato. Perché dovremmo pagare un debito con interesse superiore al 10% quando abbiamo ottenuto un debito con un interesse inferiore al 2%?"

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