Juventus, ecco le intercettazioni sul falso in bilancio: "La m**** che sta sotto non si può dire...."
Il club bianconero è stata indagata per falso in bilancio con 42 plusvalenze sospette: ecco alcune intercettazioni a riguardo
Ieri sera è uscita la notizia clamorosa che la Juventus è stata indagata per falso in bilancio, dove nel mirino ci sono molte plusvalenze sospette avvenute dal 2019 al 2021 (sarebbero 42 in totale) e per movimenti complessivi da 50 milioni di euro, con le Fiamme Gialle che stanno recuperando documenti relativi alla compravendita di calciatori e alla formazione dei bilanci.
In una intercettazione, si legge dalle carte, la Juventus è stata paragonata a "una macchina ingolfata". «Proprio gli investimenti oltre le previsioni del budget e gli “ammortamenti e tutta la merda che sta sotto che non si può dire”» sono stati tra le cause dello squilibrio economico e finanziario che ha portato appunto al paragone sopracitato.
Un meccanismo identificato come «gestione Paratici» nel decreto di perquisizione firmato dai pm Mario Bendoni, Ciro Santoriello e dall’aggiunto Marco Gianoglio. «Sono emersi, in più casi, riferimenti alla gestione Paratici, soggetto posto al vertice dell’area sportiva fino al giugno 2021, e artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze». Anche in questo caso, una conclusione che sarebbe confermata anche dalle intercettazioni: «Hanno chiesto di fa’ plusvalenze». E ancora: «Che almeno Fabio, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze».
Juventus e il presidente Agnelli
I vertici del club sarebbero stati a conoscenza del sistema: «Per quanto emerso dalle attività di ascolto, i vertici del cda della società bianconera, in primis il presidente Andrea Agnelli, appaiono, di fatto, ben consapevoli della condotta attuata dall’ex manager bianconero e delle conseguenze estremamente negative sotto il profilo finanziario, non certo derivanti solo dal contesto pandemico in atto». Anche qui, come da telefonata: «Sì, ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene!
Pubblici ministeri
Ecco quello che sostengono i pubblici ministeri a riguardo: Dalle intercettazioni si è «avuta espressa conferma in merito alla “gestione malsana delle plusvalenze”, voce di ricavo caratteristica della gestione sportiva, talvolta utilizzata quale autentico strumento “salva bilanci”, cioè in modo distorto. (Fonte: Calcio e finanza).
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