Premier: le misure prese da Newcastle e Tottenham per far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19. Esenti le due prime squadre dei club ‘C’è sempre una prima volta’, anche per il più bel calcio del continente europeo e, forse, di quello mondiale, la Premier League. Il monito suddetto, tuttavia, in questo caso, ha un’accezione negativa, chiedere al Newcastle per credere. I Magpies sono, infatti, il primo club a sottoporre i propri impiegati ad un regime di disoccupazione parziale, misura ritenuta indispensabile dal chairman Lee Charnley per far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19. Il numero uno delle gazze ha inviato un’e-mail a ciascuno dei propri dipendenti spiegando i motivi della sua decisione. Esclusi dal provvedimento, al momento, i giocatori della prima squadra: il club, infatti, è attualmente in fase di cessione a un fondo di investimento saudita, motivo per cui Charnely ha deciso di non intervenire su quei dipendenti  che sono impegnati sul terreno di gioco. Diverso il caso del Tottenham, che, invece, taglierà del 20% gli stipendi a 550 dei propri dipendenti (non i calciatori). Il presidente Daniel Levy ha spiegato che tale misura sarà applicata nei mesi di aprile e maggio.
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