il giornalista ex Mediaset, Paolo Bargiggia, ha commentato lo scudetto dell'Inter con una lettera indirizzata al tenico Antonio Conte. Ecco un estratto dal sito paolobargiggia.it: "Vincere all’Inter è più difficile che da altre parti. Se poi hai la capacità di interrompere 9 anni di predominio Juve il merito è doppio ed acquista un significato simbolico dall’altissimo valore. Alla Juventus l’avevano messa nella condizione di lasciare, poi Nedved voleva riportarLa in bianconero ma Andrea Agnelli aveva detto no preferendoLe Sarri. Adesso che ho esaurito il pacchetto degli apprezzamenti, però Le ribadisco che se io fossi un presidente di un club calcistico non la ingaggerei mai. Lei costa troppo (un milione di euro netti al mese), il suo staff altrettanto e ha delle pretese, tecniche ed economiche che sono fuori dal tempo e dalla realtà; anche a causa degli allenatori incontentabili come Lei, il calcio è finito sommerso dai debiti". 

Conte

Bargiggia continua: "Fanno gridare allo scandalo gli acquisti da Lei voluti di Vidal e Kolarov: quegli ingaggi buttati sono responsabilità sua. Come il tipo di gioco sviluppato che diverte poco lo spettatore neutro. Ha vinto in Italia, onore a Lei. Ma in mezzo a queste celebrazioni non possiamo dimenticare le due vergognose (per la storia dell’Inter) uscite dalla Champions nel girone. Quella di questa stagione con il quarto posto grida vendetta. Sono convinto che se non tornerà ad insegnare un calcio più offensivo e totale come faceva ai tempi del Siena per esempio con il 4-2-4, in Europa per Lei e per l’Inter sarà sempre più dura". 

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Bargiggia conclude: "Sarebbe un peccato interrompere ancora una volta il sogno a metà. Ma sul futuro cinese dell’Inter io oggi non ci metterei la mano sul fuoco. Ma Lei e la squadra meritereste invece di poter continuare il lavoro anche nella prossima stagione. Magari, già che ci siamo mi permetto di darLe un consiglio sincero visto che faccio comunicazione da 30 anni almeno: quando parla di calcio in tv o in conferenza, si ricordi che non sta analizzando la possibile Terza Guerra Mondiale; sorrida, sdrammatizzi, non faccia quella faccia da gatto nero ad un funerale. Indispone solo a vederLa, si figuri ad ascoltarla. Nell’era della comunicazione e dell’immagine, difficilmente ho visto fare peggio".

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