Verona, Juric: "Noi rafforzati dal mercato? Non è così. Siamo gli unici in Italia ad aver venduto quasi tutti"
Il tecnico dell'Hellas Verona è intervenuto in conferenza stampa in occasione della sfida di domani contro il Genoa
Il tecnico dell'Hellas Verona, Ivan Juric, è intervenuto in conferenza stampa in occasione della sfida di domani contro il Genoa. QUeste le sue parole:
Si è parlato molto di Genoa in queste settimane. Il suo Verona come sta?
“Con quelli che sono rimasti abbiamo lavorato bene, migliorando la condizione e alcuni aspetti tattici. Siamo un po’ al limite con Empereur, che dovrebbe esserci come Lovato. Poi mancheranno i soliti. Il primo allenamento tutti insieme l’abbiamo fatto solo ieri”.
È soddisfatto del mercato? Kalinic è l’attaccante che cercava?
“Devo fare un discorso più ampio: quello che percepisco a livello locale è che si sia speso tanto, e che ci siamo rafforzati. Non è vero: una squadra si rafforza quando non vendi nessuno e metti tre o quattro giocatori. Siamo gli unici in Italia ad aver venduto quasi tutti, e ad aver speso il minimo indispensabile per partecipare alla Serie A. Ma questo non significa che non sia soddisfatto: pensiamo che questi giocatori abbiano margini di miglioramento, ma anche che abbiano bisogno di tanto lavoro. Se ad esempio pensiamo che Cetin possa essere come Kumbulla dopo due settimane siamo sulla strada sbagliata. I miei giocatori hanno bisogni di calma, di tranquillità, non si deve pretendere troppo subito, come l’anno scorso. La scorsa stagione è un esempio non ripetibile: sono stati fatte plusvalenze allucinanti. Dal mio punto di vista potevamo fare di più, avremmo potuto fare la storia di questa società. Ma io sono stracontento, credo che D’Amico abbia fatto un lavoro giusto: vedo margini di miglioramento, ma non voglio si metta pressione sulla squadra. Su Kalinic siamo andati negli ultimi due o tre giorni, gli attaccanti che cercavamo non sono arrivati: per noi è stata una grande occasione, non una pazzia. Devo ringraziare il d.s. dell’Atletico. Se torna quello dei tempi di Firenze avremo un grande giocatore, quando sta bene penso sia un giocatore di alto livello”.
Qui sei un riferimento. Ti senti di lanciare un messaggio ai più giovani rispetto alla situazione legata al Covid?
“Sono contento che si respiri fiducia intorno alla squadra, e ringrazio che ci sia tanta fiducia nei miei confronti. Ma bisogna essere lucidi, non pretendere troppo. Riguardo al Covid non voglio dire niente: sono un allenatore di calcio, non mi sento in grado di dare dei consigli. Non voglio andare oltre”.
Com’è il calcio di Maran?
“Ha dimostrato un buonissimo livello, ha avuto difficoltà in questo periodo, ma è un allenatore molto preparato e serio”.