Il Betis fa festa a San Siro savanti a un Milan troppo sfiduciato. Sanabria e Lo Celso brillano per gli spagnoli. Cutrone è l'unico a salvarsi dei rossoneriL’aperitivo delle 19.00 del giovedì sera è quello giusto per rilanciarsi, per il Milan, dopo la brutta prestazione messa in referto con l’Inter nel derby di domenica scorsa. Il palcoscenico è quello dell’Europa League, competizione in cui i rossoneri guidano il Gruppo F grazie i 6 punti conquistati contro Dudelange e Olympiacos. L’avversario di oggi, a San Siro, è il Betis di Quique Setien, 2° in graduatoria e squadra temibile per l’alto tasso tecnico e per il gran possesso palla, nonostante i problemi evidenziati in fase realizzativa. Non è un caso, infatti, che l’intero primo tempo sia a tinta bianco-verde: gli spagnoli, infatti, tengono meglio il campo andando alla conclusione nei dieci minuti iniziali in due occasioni senza, però, impensierire Reina, schierato titolare da Gattuso al posto di Gigio Donnarumma. La risposta dei padroni di casa arriva al 22’, quando Castillejo mette in mezzo un pallone tagliato per Higuain che si stacca bene dalla marcatura di Bartra ma pecca di precisione indirizzando fuori, di testa, alla sinistra della porta difesa da Lopez. Il Betis non si scompone e continua a fare la sua partita, dimostrando una superiorità tecnica di rilievo in mezzo al campo. Nel particolare, i cambi-gioco da destra a sinistra degli andalusi si rivelano una vera e propria spina nel fianco per la difesa rossonera che, al 30’, si vede perforare da Sanabria dopo una bella azione sull’asse Firpo Junior-Lo Celso. L’attaccante paraguayano ex-Roma è il più lesto ad attaccare il primo palo sul cross rasoterra del compagno e anticipa Reina insaccando la sfera per l’1-0 Betis. Il numero 9 di Setien realizzerebbe anche la doppietta se il direttore di gara non fischiasse un fuorigioco inesistente, al 33’, dopo la solita azione in verticale degli spagnoli. Messo sotto duramente dagli avversari per tutto il primo tempo, il Milan riesce a rendersi veramente pericoloso solo al 46’, quando Higuain coglie bene l’assist al bacio di Castillejo e, tutto solo davanti a Lopez, cerca invano di aggirarlo trovando una gran chiusura di Mandi al momento del tiro. L’argentino chiede un rigore che però non c’è prima di scagliarsi a muso duro contro il difensore rivale e beccarsi un giallo obiettivamente evitabile.Nell’intervallo, Gattuso capisce di dover cambiare gli addendi offensivi della propria rosa per cercare di recuperare un match difficile dal punto di vista psicologico prima ancora che da quello tecnico-tattico: e allora fuori Bakayoko, dentro Cutrone; lo stesso vale per Borini a beneficio del subentrante Suso. Il risultato? Non cambia affatto, anzi diventa ancor più impietoso: al 53’, infatti, dopo due tentativi di andar a segno non degni di particolare importanza, il Betis si porta sul 2-0 grazie ad una prodezza balistica da capogiro di Lo Celso. Il centrocampista di Rosario prima riceve sulla tra quarti dopo un rimpallo fortunoso e poi disegna una traiettoria imprendibile per Reina col compasso sinistro: palo-gol! Il Milan subisce drasticamente il colpo e sembra gettare la spugna sbagliando l’impossibile davanti agli avversari sempre ordinati e quasi compiaciuti della propria superiorità. La remissività dell’intero San Siro, tuttavia, è un ossimoro con l’unico rossonero pronto a non arrendersi mai, Patrick Cutrone. Il 63 milanista auto premia il proprio impeccabile impegno in campo prendendo posizione in area sul cross rasoterra di Castillejo e realizzando di carattere l’1-2 all’83’. Il Diavolo prende fiducia ma lo fa troppo tardi, sebbene i meneghini recrimino, all’89’, un fallo piuttosto netto, in area, di Bartra su Castillejo: il difensore spagnolo, infatti, allunga la gamba sull’ex-Villarreal sbilanciandolo al momento della conclusione. Per l’arbitro è tutto regolare. L’ultimo episodio degno di nota del match è l’espusione dello stesso Castillejo che al 94’,di frustrazione, falcia Lo Celso lasciando in 10 i suoi. Il Milan perde in un colpo solo la seconda gara di fila dopo la sosta per le Nazionali e la prima posizione nel Gruppo F, rimanendo a quota 6 punti davanti al Betis vittorioso e neo-capolista.
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