La stagione del neo Barcellona di Hansi Flick è iniziata come meglio non si poteva auspicare: 5 partite 15 punti, 17 gol fatti, 4 subiti e un livello di gioco elevatissimo. Sono bastati pochi mesi al tecnico ex Bayern Monaco per cambiare musica in Catalogna. Dopo l' ultima stagione  in cui i blaugrana hanno visto i rivali del Real Madrid fare incetta di trofei, era lecito aspettarsi una reazione immediata da parte del Barca con Flick alla guida. Tuttavia il rendimento fin qui sta superando ogni più rosea aspettativa. Entriamo ora nel merito andando a vedere come il tedesco classe 1965 abbia già preso in mano le redini della situazione.

Hansi Flick: come prendersi il Barcellona in poche semplici mosse

Il primo grande cambiamento apportato dal tecnico riguarda la preparazione fisica, individuato come tallone d’Achille dei blaugrana. Flick è da tempo noto per il suo lavoro su questo aspetto, oltre che sullo sviluppo della massa muscolare (basti pensare a Goretzka allenato al Bayern Monaco). Il lavoro sulla preparazione fisica consente alla squadra di non risentire della stanchezza al sessantesimo e avere un crollo psicofisico, aspetto che nella passata stagione si verificava con frequenza. In questo modo gli uomini di Flick riescono a mantenere un livello costante nel corso dei novanta minuti. Oltre a ciò a farla da padrone è un sistema di gioco ben collaudato all’insegna della qualità nel possesso e della riaggressione alta per riconquistare subito il pallone. Il tutto è improntato su un calcio più verticale rispetto al consueto tiki-taka di stampo barcelloniano; la prerogativa rimane comunque avere il mantenimento del possesso, ma deve essere incentrato ad una verticalità maggiore, riattaccando lo spazio con cattiveria per farsi servire in avanti. Il tutto anche grazie al lavoro di due calciatori di livello come Pedri e Dani Olmo, impiegati come mezzali nel 4-3-3 nell’ultimo trionfo per 1-4 contro il Girona. A dimostrazione dell’impatto di Flick nelle menti e nelle gambe dei propri calciatori vi è proprio il rendimento dell'ex Lipsia, l’ultimo arrivato, che nonostante ciò ha già siglato tre reti in tre partite, dimostrando di essersi inserito benissimo nei meccanismi di gioco, ed eguagliando così il record di Fabregas, Stoichkov e Ibrahimovic, gli unici tre prima di lui ad essere riusciti a fare lo stesso nelle prime tre apparizioni con la maglia del Barcellona.

Dani Olmo
Dani Olmo (ph. Depositphotos)

Il titolo non è utopia e con uno Yamal così…

Dopo la deludente stagione passata per il Barcellona potrebbe configuarsene una da protagonisti, o quantomeno questo è l’auspicio di tutto l’ambiente blaugrana. L’inizio è sicuramente confortante sotto tutti i punti di vista, inoltre la partenza di Lamine Yamal, enfant prodige del calcio mondiale , lascia pensare che possa essere questa la stagione della definitiva consacrazione (qualora ce ne fosse bisogno dopo l’entusiasmante Europeo disputato). I suoi numeri fin qui sono esaltanti: 5 partite 3 gol e 4 assist e sembra non aver nessuna intenzione di fermarsi. Il Real Madrid è avvisato, il Barca ha cambiato vita con un...Flick.

Lamine Yamal e Mathias Olivera
Lamine Yamal e Mathias Olivera in Barcellona-Napoli (ph. Image Sport)

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