Serie A: colpo esterno del Parma, pareggiano SPAL e Sassuolo
Per gli spallini un pareggio che sa di sconfitta. Il Parma espugna Torino e scaccia via la mini-crisi. Buon pari dei neroverdi contro la Lazio
Tre minuti, fatali, nei quali la SPAL ha letteralmente staccato la spina gettando al vento una vittoria che sembrava ormai acquisita. Semplici si affida ancora una volta al suo 3-5-2 con Schiattarella e Valdifiori a centrocampo e il duo Antenucci-Petagna in attacco per provare a battere il Cagliari. L’ha preparata bene il tecnico toscano, la sua squadra gioca settanta minuti impeccabili, con la giusta attenzione e in vantaggio di due gol (Petagna al 2’ e Antenucci al 71’). Sembra ci siano tutti i presupposti per dare una gioia ai propri tifosi e ritrovare così una vittoria che tra le mura amiche manca dal 26 agosto (SPAL-Parma 1-0) ma nella ripresa, le solite disattenzioni difensive e gli infortuni di Vicari e Felipe rovinano i piani e incidono nella rimonta dei sardi. Dentro Simic e Bonifazi, il Cagliari ne approfitta e in pochi minuti (Pavoletti 73’ e Ionita 76’) il match torna in perfetta parità, anche se nel finale prima Kurtic e poi Lazzari provano a ribaltarla senza successo. Peccato, c’è rammarico, perché potevano essere tre punti importantissimi ed invece arriva solo un pareggio, il primo stagionale per i ferraresi che comunque interrompono una striscia negativa di sei sconfitte. Il tecnico toscano adesso avrà due settimane a disposizione nelle quali dovrà lavorare sull’aspetto difensivo e sulle palle inattive (terza gara consecutiva in cui la SPAL subisce gol da corner) anche perché dopo la sosta ci sarà la Juventus di Cristiano Ronaldo ma soprattutto Empoli, Genoa e Chievo, tre gare che indirizzeranno e non poco la stagione degli spallini.
Se il rendimento interno lascia un po' a desiderare (solo 8 punti conquistati tra le mura amiche), non si può dire la stessa cosa lontano dal Tardini. Vola il Parma, che allo stadio Olimpico Grande Torino, conquista la terza vittoria esterna e raggiunge in classifica proprio i granata a quota 17. Il tecnico D’ Aversa schiera il 4-3-3 con i rientranti Scozzarella e Grassi in mezzo al campo e Inglese al centro dell’attacco. Succede tutto nel primo tempo, i ducali affrontano la gara con l’approccio giusto e nella prima mezz’ora giocano una partita tatticamente perfetta; baricentro basso, compatti e bravi a sfruttare la velocità di Gervinho, il quale prima approfitta di un pasticcio difensivo della difesa granata per realizzare l’1-0 (9’) e poi confeziona l’assist per il raddoppio di Inglese (25’). E poco importa se la squadra di Mazzarri accorcia le distanze con Baselli al 37’, i gialloblu nella ripresa dimostrano maturità, di saper soffrire e un’ottima organizzazione difensiva senza correre particolari rischi sulle sortite offensive degli avversari; anzi è il Parma in più di una circostanza a sfiorare il doppio vantaggio. Termina 1-2, una vittoria che proietta i crociati a metà classifica, a ridosso della zona Europa League e a +8 sulla zona retrocessione, niente male per una neopromossa.
Dopo la bella vittoria di Verona, il Sassuolo è chiamato alla prova di maturità contro una Lazio formato Champions. De Zerbi schiera il 3-5-2 con la sorpresa Locatelli a centrocampo e il tandem Berardi-Boateng in attacco. E’ un primo tempo che regala emozioni e gol ai presenti; dopo 8 minuti, i neroverdi devono già rincorrere il risultato: sul tiro di Luis Alberto, Ferrari compie un salvataggio sulla linea, ma è lesto Parolo a ribadire in rete. Lo svantaggio però non scoraggia gli emiliani che reagiscono e trovano il pareggio al 19’ proprio grazie a Ferrari che di testa, su un cross di Lirola batte Strakosha. L’ultima vera occasione del match capita ai biancocelesti, al minuto 28 è Immobile a sfiorare il nuovo vantaggio con un destro che si stampa sul palo. Tutto qui, perché nella ripresa si gioca a ritmi blandi e le occasioni latitano. Al Mapei Stadium termina 1-1, tutto sommato un pareggio giusto per quello che si è visto in campo. Prova superata per i neroverdi che hanno giocato alla pari, senza timore e con la consapevolezza di potersela giocare anche contro squadre che lottano per le posizioni di vertice. Questa squadra ha ancora ampi margini di miglioramento, spetterà a De Zerbi toccare le corde giuste.