E' passata una settimana ma non accenna a placarsi la bufera di polemiche che si é scatenata sull'ennesimo caso di razzismo, che si é verificato in un impianto italiano col Bluenergy Arena ad essere finito nell'occhio del ciclone. Dopo il rifiuto della cittadinanza da Udine per Maignan, ad intervenire sulla vicenda é il patron Gianpaolo Pozzo che denuncia una campagna mediatica ostile all'Udinese dopo l'accaduto

Udinese-Milan, il caso Maignan 

I fatti risalgono allo scorso 20 gennaio quando nel corso della sfida tra Udinese e Milan, il portiere rossonero Mike Maignan era stato fatto oggetto di insulti razzisti da parte dei tifosi friulani, decidendo di rivolgersi all'arbitro che aveva fatto sospendere momentaneamente la partita dopo che il giocatore aveva deciso di fare rientro negli spogliatoi. In seguito a queste azioni é stato comminato un turno di squalifica al settore più caldo per una giornata e sono stati notificati dei provvedimenti di interdizione nei confronti di sei responsabili.

Squadra Udinese
Udinese al completo

Udinese, lo sfogo del presidente Pozzo

Il presidente e patron dell'Udinese Gianpaolo Pozzo ci ha tenuto ad esprimere la sua opinione, in merito alla vicenda che visto protagonista Maignan. Lo ha fatto affidandosi alle pagine del quotidiano Il Messaggero Veneto:

Udine e l'Udinese sono vittime di una persecuzione mediatica perché il razzismo non ci appartiene. Il nostro pubblico si é sempre contraddistinto per il suo comportamento corretto, ricevendo ben due coppe disciplina. La reazione che é avvenuta nei nostri confronti dopo il caso Maignan, a mio avviso é stata sproporzionata perché l'atto é stato commesso solo da cinque persone sulle venticinquemila totali presenti allo stadio, che non si sono accorte di quanto stava accadendo

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