Si attendeva un errore di Fonseca che avrebbe probabilmente decretato la parola fine alla sua esperienza rossonera, invece è arrivata una prestazione sontuosa da parte del suo Milan, che “ha messo in Gabbia”, scusate il gioco di parole, l'Inter di Inzaghi, lontana parente di quella scintillante ammirata nella passata stagione. Il tecnico ex Lille arriva al derby con il suo futuro appeso a un filo, pesantemente criticato e ad un passo dal capitolare definitivamente. Tuttavia, continua a credere nelle proprie idee e assetta la squadra su un 4-2-4 che a detta di molti appariva sfrontanto, ma che in realtà è stato equilibrato e dominante al tempo stesso, fornendoci senza ombra di dubbio la miglior prova dei rossoneri fin qui in stagione. La rete decisiva è stata siglata da Matteo Gabbia all'89', che consente di raggiungere un record storico: era dal gol di Weah nel 1999 che il Milan non vinceva un derby allo scadere. Al fischio finale è apoteosi rossonera: sfatato il tabù, dopo sei sconfitte consecutive gli uomini di Fonseca tornano a vincere una stracittadina. Andiamo ora a vedere le chiavi tattiche che hanno decretato il risultato finale.

Come Fonseca ha "imbrigliato" Inzaghi

Come anticipato poco fa la mossa a sorpresa è stata senza dubbio l'inserimento dei due attaccanti (Morata e Abraham), fondamentali in fase offensiva poichè i nerazzurri hanno dovuto fronteggiare ben due attaccanti di rilevante ingombranza dal punto di vista fisico, tant'è che vero nei primi 15 minuti questa mossa ha mandato in serie difficoltà il terzetto difensivo che non riusciva a organizzare le scalate difensive e l'organizzazione sull'avvento alla seconda palla, tant'è vero che i rossoneri arrivavano sempre prima e con maggiore rapidità. Inoltre un'altra chiave tattica è sicuramente la posizione di Morata in fase di non possesso,infatti lo spagnolo ha compiuto egregegiamente ciò che gli aveva chiesto Fonseca,ovvero di oscurare Calhanoglu, chiudendo varie vie di passaggio. Il risultato è stato che la manovra degli uomini di Inzaghi è apparsa meno fluida del solito e più prevedibile e ciò ha permesso ai rossoneri di non correre reali pericoli nel secondo tempo. Il sistema scelto da Fonseca sebbene si configurasse come un 4-2-4 , in impostazione mutava nel consueto 4-2-3-1 con l'ex Atletico Madrid come trequartista per permettere una connessione maggiore tra i reparti e aiutare nel gioco associativo. E direi che la mossa è stata più che decisiva tant'è vero che l'Inter è stata realmente pericolosa solamente per 25-30 minuti del primo tempo.

Hakan Calhanoglu
Calhanoglu Inter

L'incredibile trasformazione di Matteo Gabbia

Una menzione d'onore è bene farla per Matteo Gabbia, infatti se c'era una persona che avrebbe meritato più di altri di diventare uomo derby tra i rossoneri quello era proprio lui. Cresciuto nel vivaio rossonero, arriva in prima squadra, nonostante abbia modo ed occasioni di mettersi in mostra va in prestito al Villarreal nell'estate del 2023. Dopo appena 6 mesi in Spagna il classe 1999 torna più consapevole dei propri mezzi e maturo, tant'è vero che nell'ultimo anno è stato tra i migliori del pacchetto arretrato. Attento e concentrato nelle letture, abile e diligente in fase di impostazione, viene premiato da Fonseca con la titolarità nel derby e il ventiquattrenne lo ripaga con una rete fondamentale per rilanciare squadra, tecnico e ambiente.

Tijjani Reijnders
Reijnders Milan

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