Coman e la fobia dei colpi di testa: "Quando colpisco di testa mi spavento e gli altri mi prendono in giro"
L'esterno d'attacco dei bavaresi, Kingsley Coman, è stato intervistato dal sito della Uefa
In occasione della sfida di Supercoppa Europea di questa sera tra Bayer Monaco e Siviglia, l'esterno d'attacco dei bavaresi, Kingsley Coman, è stato intervistato dal sito della Uefa rivelando un particolare a dir poco sorprendente. Sapete qual'è la fobia di Coman? I colpi di testa! Sì, proprio così.
Il calciatore offensivo del Bayern Monaco ha ammesso di aver paura di colpire il pallone in quel modo rivelando un particolare retroscena. Coman infatti ha ricordato proprio quel gol (di testa) che ha deciso la finale di Champions League disputata il 23 agosto contro il Paris Saint-Germain:
“Devo dire che è successo tutto molto in fretta. La palla arrivava da destra e mi sono accentrato un po’: in quel momento non hai troppo tempo per pensare e ho deciso di colpire di testa. Non è il mio forte e ho avuto un po’ paura, ma la palla è entrata”.
“Sì, paura. Poco prima di colpirla ho chiuso gli occhi. È un riflesso naturale, è istinto. Cerco sempre di tenere gli occhi aperti, ma all’ultimo secondo li ho chiusi. Il giorno prima della partita ci siamo allenati sulle finalizzazioni e sui colpi di testa e non ne ho segnato uno. In generale, quando colpisco di testa mi spavento e gli altri mi prendono in giro. Succede sempre, ma non mi offendo e stavolta è andata bene così e ho anche esultato. In genere non lo faccio dopo un gol perché segnare non mi regala brividi o emozioni particolari: preferisco l’assist. Stavolta, però, mi sono battuto il petto perché è stato magnifico e mi sono emozionato molto”.